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Covid 19

In Cina 11 milioni di persone tornano in quarantena: Coronavirus “importato” da una studentessa

Ad Harbin, capitale della provincia di Heilongjiang nella Cina nord-orientale, è scoppiato un secondo focolaio di Coronavirus dopo che una studentessa di 22 anni è tornata infetta, ma asintomatica, da New York. Il governo ha imposto di nuovo il lockdown per scongiurare una seconda ondata di casi, vietando l’ingresso di stranieri e di veicoli immatricolati non localmente.
A cura di Ida Artiaco
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Quando il peggio sembrava essere passato, la città di Harbin, capitale della provincia di Heilongjiang nella Cina nord-orientale, è ripiombata nell'incubo Coronavirus. E tutto a causa di una studentessa di 22 anni rientrata infetta, pur essendo asintomatica, da New York, che ha a sua volta contagiato almeno una settantina di persone, secondo quanto riportato dal quotidiano Daily Mail. Il rischio di una seconda, imminente e più letale ondata era troppo alto, così le autorità hanno deciso di stringere ulteriormente il lockdown in vigore in tutta la città dall'8 aprile, con i suoi undici milioni di abitanti, con misure che sono state definite draconiane per scongiurare nuovi casi. La ragazza, riporta la stampa locale, era rientrata alla fine di marzo dalla Grande Mela. Ha osservato i 14 giorni di quarantena previsti dalla legge e non ha mai manifestato sintomi. Proprio per questo, aveva poi partecipato ad un incontro nel suo quartiere insieme ad altre persone. È stato proprio in questa occasione, secondo le autorità, che il contagio si è diffuso.

Così, sono stati installati checkpoint all'aeroporto e presso le stazioni ferroviarie, mentre è stato ordinato ai cittadini residenti di monitorare il passaggio di stranieri e di veicoli immatricolati fuori dai propri confini per poter tenere sotto controllo la situazione. Inoltre, prima di accedere a qualsiasi struttura pubblica o complesso residenziale le persone dovranno utilizzare un'apposita app sanitaria approvata dal governo per dimostrare di non essere infette, facendosi misurare la temperatura e indossando una maschera facciale. Matrimoni, funerali, spettacoli e conferenze sono vietati. Tutti i contatti dei contagi già confermati sono stati messi in quarantena, anche coloro che non mostrano sintomi, perché potrebbero essere veicolo del virus. Isolamento obbligatorio di 28 giorni anche per quanti sono arrivati dall'estero ed in particolare aree edipemiche. Inoltre, chiunque sia in isolamento domiciliare dovrà superare almeno tre test, due di acido nucleico, che rilevano il Coronavirus, e un altro sierologico per verificare la presenza o meno di anticorpi. Attualmente nella provincia sono 540 i casi confermati, e di questi una parte provengono dalla capitale che si trova a circa 480 chilometri a nord-ovest di Suifenhe, città cinese al confine con la Russia, dove la scorsa settimana è stato segnalato un picco di casi.

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