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Guerra in Ucraina

In che condizioni è l’esercito russo dopo 22 giorni di guerra, secondo Washington e Londra

Secondo le analisi degli esperti statunitensi e inglesi, e del think tank dell’Institute for the Study of War, le forze armate russe starebbero incontrando non poche difficoltà e subendo importanti perdite.
A cura di Davide Falcioni
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Che l'invasione dell'Ucraina non sarebbe stata una passeggiata è stato chiaro fin dal primo giorni. Dopo 22 giorni di guerra le forze armate russe continuano ad incontrare sul campo una tenace resistenza da parte degli ucraini, che ne sta rallentando la tabella di marcia in modo significativo; secondo l'intelligence britannica, il ritardo nel conseguire gli obiettivi prefissati nel conflitto e il mancato controllo dello spazio aereo ucraino hanno costretto Mosca ad ordinare l'impiego di molti più missili di quanto originariamente previsto. Non è da escludere, inoltre,  che la Russia stia ricorrendo all'uso di armamenti obsoleti e non precisi, quindi meno efficaci dal punto di vista militare e che hanno maggiori probabilità di provocare vittime civili. Sempre secondo Londra le forze russe hanno compiuto "progressi limitati" nella loro offensiva in Ucraina negli ultimi giorni. I militari russi "continuano a subire gravi perdite" mentre l'invasione si è "in gran parte bloccata su tutti i fronti". Il rapporto descrive le forze di difesa ucraine come "leali e ben coordinate", oltre a ribadire che la stragrande maggioranza del territorio rimane in mano ucraina.

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"Le forze armate ucraine", spiega il dossier inglese, nelle ultime ore "hanno continuato a infliggere colpi devastanti a gruppi di truppe nemiche cercando di prendere piede e mantenere la difesa delle frontiere catturate. Durante la giornata, gli ucraini hanno distrutto il posto di comando e le unità di supporto del 35° battaglione del distretto militare orientale". Nelle ultime 24 ore, osserva lo Stato maggiore, "dieci bersagli aerei nemici sono stati distrutti: due cacciabombardieri Su-34, tre caccia Su-34SM, tre elicotteri e un UAV tattico operativo". Ciò anche perché "il nemico, non essendo riuscito a condurre un'operazione di terra, continua a lanciare missili e bombardamenti sulle infrastrutture e sulle aree densamente popolate delle città ucraine".

L'avanzata russa, quindi, starebbe continuando faticosamente nonostante tutta la fascia orientale ucraina, da nord a sud, stia pian piano cadendo sotto il controllo di Mosca. Secondo l'ultima analisi del think tank dell'Institute for the Study of War le truppe d'invasione "affrontano crescenti difficoltà a sostituire le perdite in combattimento". Per l'ISW verranno spedite sul campo le truppe di riserva dell'Armenia e dell'Ossezia meridionale ma "probabilmente affronteranno difficoltà di comando e logistiche uguali o maggiori alle attuali unità russe in prima linea". Le perdite, nelle fila russe, sarebbero significative: secondo il New York Times, che cita dati delle agenzie di intelligence statunitensi, sarebbero morti circa 7mila soldati russi, e questa stima sarebbe prudenziale; i feriti sarebbero tra i 14 e i 21mila. Inoltre, le forze armate russe hanno perso almeno tre generali sul campo di battaglia.

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