32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

In Bangladesh arrestato il direttore di due cliniche: vendeva falsi certificati Covid negativi

Mohammad Shahed, proprietario di due cliniche di Dacca, in Bangladesh, è stato arrestato dopo nove giorni di fuga al confine con l’India: è accusato di aver venduto certificati falsi negativi senza neanche che i pazienti si sottoponessero al test per il Coronavirus. Avrebbe raccolto ricavi per 350mila euro.
A cura di Ida Artiaco
32 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Vendeva falsi certificati negativi senza neanche che i pazienti si sottoponessero al test per il Coronavirus. Per questo è stato arrestato nelle scorse ore Mohammad Shahed, proprietario di due cliniche di Dacca, in Bangladesh, dopo nove giorni di fuga. Gli agenti lo hanno fermato nel distretto di frontiera di Satkhire mentre cercava di fuggire in India nascosto sotto ad un burqa. Membro del partito di governo,  Shahed era diventato una star nei dibattiti tv sul Covid-19, che nel paese asiatico ha fatto registrare oltre 200mila casi confermati, inclusi 2.581 decessi. Oltre all'accusa di aver prodotto migliaia di certificati fasulli, l'uomo dovrà anche rispondere del fatto di essersi fatto pagare, per un incasso totale di ben 350mila euro, nonostante il governo locale avesse sottoscritto un accordo con gli ospedali della Capitale affinché fornissero gratuitamente questo tipo di servizi.

Anche altri due medici erano già stati arrestati per aver venduto tamponi taroccati. La notizia arriva a pochi giorni dalla decisione del governo italiano di sospendere tutti i voli dal Bangladesh, dopo i numerosi casi positivi registrati soprattutto a Roma, nonostante i pazienti in questione avessero certificazioni che attestavano di essere stati sottoposti a esame con esito negativo prima della partenza. Un problema non da poco per il paese asiatico che guadagna circa 19 miliardi di dollari all'anno da circa 10 milioni di lavoratori all'estero. E secondo le autorità circa15 mila lavoratori del Bangladesh con posti di lavoro in Italia rimangono bloccati a Dacca e non è chiaro se e quando saranno in grado di viaggiare nel paese europeo.

32 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views