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Il Mullah Omar ucciso in Pakistan?

Il Mullah Omar, guida spirituale dei talebani, sarebbe stato ucciso 2 giorni fa in Pakistan. La notizia, diffusa da Tolo Tv, è stata però smentita dai talebani.
A cura di Alfonso Biondi
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Guida spirituale dei talebani

Il Mullah Omar, guida spirituale dei talebani afghani, sarebbe stato ucciso due giorni fa in Pakistan. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva Tolo Tv che ha citato fonti anonime dei servizi di sicurezza di Kabul. Secondo quanto riportato da Tolo Tv, il leader dei talebani sarebbe stato ucciso mentre era in viaggio dalla città di Quetta verso il Waziristan settentrionale.

A confermare la presunta morte del Mullah Omar ci sono anche due agenzie di stampa: la Fars e la Pajwok. Per l'agenzia iraniana Fars "il Mullah Omar sarebbe stato ucciso nel sud-ovest del Pakistan, non lontano dal confine con l'Iran. Il corpo viene sottoposto in queste ore ad esami medici". Sono state queste le parole del corrispondente della Fars da Kabul che ha confermato l'uccisione e ha citato a tal proposito "fonti di sicurezza a Kabul". Anche l'agenzia di stampa Pajwok sostiene che il leader dei talebani sia stato ucciso, ma che a farlo siano stati l'Isi  (servizi di intelligence pakistani) e la rete Haqqani, un gruppo armato che si oppone al governo afghano di Karzai.

La morte del Mullah Omar, al momento, resta però un'ipotesi che dev'essere verificata. Anche perché dai talebani è arrivata subito una secca smentita: il portavoce del movimento talebano Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp) ha infatti dichiarato che la "notizia è priva di fondamento. Sono notizie false. Il Mullah Omar è vivo e vegeto". E anche il portavoce dei talebani afghani ha negato la  morte del Mullah: "non può essere stato ucciso in Pakistan semplicemente perché si trova in Afghanistan".

Dopo l'uccisione di Osama Bin Laden, quella del Mullah Omar potrebbe rappresentare un altro durissimo colpo al terrorismo mondiale. Da 15 anni l'uomo era annoverato tra i terroristi più pericolosi del mondo e sulla sua testa pendeva una taglia di 25 milioni di dollari. Secondo gli Americani, il Mullah si prodigò più volte per fornire a Bin Laden assistenza e protezione.

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