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Guerra in Ucraina

Il ministro degli Esteri russo Lavrov: “La Russia non è pulita, ma non ce ne vergogniamo”

Dopo quattro mesi di guerra, migliaia di civili uccisi e intere città ridotte in macerie, per Lavrov “la Russia non ha invaso l’Ucraina”.
A cura di Antonio Palma
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"La Russia non è perfettamente pulita. La Russia è quello che è. E non ci vergogniamo di mostrare chi siamo", le parole del ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, aggiungono un altro tassello a rulla che è la visione e la strategia del Cremlino dopo l’invasione e la guerra in Ucraina e cioè tirare dritto senza considerare minimamente il giudizio del resto del mondo e la realtà dei fatti.

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Dopo quattro mesi di guerra, migliaia di civili uccisi e intere città ridotte in macerie, per Lavrov “la Russia non ha invaso l'Ucraina” e quella in corso “è solo un’operazione militare speciale".  In una intervista alla Bbc, il numero uno della diplomazia russa ha spiegato: “Abbiamo dichiarato un'operazione militare speciale perché non avevamo assolutamente altro modo di spiegare all'Occidente che trascinare l'Ucraina nella Nato era un atto criminale".

Lavorv di fatto si è limitato a ripetere la linea ufficiale che il Cremlino continua a sostenere dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina secondo cui ci sono nazisti da eliminare in Ucraina e che i militari russi stanno "de-nazificando" il paese.

Il ministro degli esteri russo,
Il ministro degli esteri russo,

Anche di fronte a un report dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che segnala diversi crimini contro la popolazione civile ucraina come a Chernihiv, Lavrov non si è scomposto parlando della solita storia della propaganda anti russa nelle Nazioni unite.

Al giornalista che chiedeva conto del caso di centinaia di civili costretti dalle forze armate russe a rimanere per 28 giorni nel seminterrato di una scuola senza cibo né servizi igienici, Lavrov ha spoetato che “i diplomatici internazionali, tra cui l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il Segretario generale delle Nazioni Unite e altri rappresentanti delle Nazioni Unite, sono messi sotto pressione dall'Occidente. E molto spesso sono utilizzato per amplificare le notizie false diffuse dall'Occidente".

"Quando i civili venivano bombardati dalle truppe di Kiev per otto anni nelle aree controllate dai separatisti filorussi dell'Ucraina orientale nessuno diceva niente" ha sottolineato ancora Lavrov.

Secondo quello che dovrebbe guidare le relazioni russe con l’esterno, per ora c’è poco spazio per la diplomazia. “I contatti con l'Europa sono scomparsi dalle priorità della Russia” ha spiegato infatti Lavrov, aggiungendo: "Non credo che ci sia più spazio di manovra".

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