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Il londinese proprietario della macchina bruciata

Incidenti e rivolte coinvolgono spesso le auto della gente comune. In molti casi nessuno risarcirà quei cittadini per l’ennesima ingiustizia. Negli scorsi mesi, a Napoli, decine di auto sono andate in fiamme con le montagne di rifiuti, l’unica colpa dei proprietari era aver parcheggiato nei pressi dei cumuli.
A cura di pietro rinaldi
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Ogni volta che vedo scene di violenza per strada mi immedesimo nel proprietario della macchina che puntualmente viene mandata in fiamme. Sarà un pensiero piccolo-borghese, forse, ma immagino la sua rabbia.

Magari lui, come me, non aveva l’assicurazione contro i vandalismi, perché non stipularla gli avrebbe fatto risparmiare 70 euro l’anno. Magari stava ancora pagando le rate dell’auto. Magari, più dei manifestanti, vive con rabbia ma con silenziosa dignità la fatica del quotidiano ed i soprusi dei forti. Forse con quella macchina aveva programmato di partire per le sue vacanze estive che probabilmente ha annullato. Forse quell’auto gli serviva per accompagnare i bambini a scuola.

Me lo immagino fare il cameriere in qualche bar e riconoscere la sua auto nei servizi dei tg: gli cade il vassoio di mano e rimane a bocca aperta dicendo: “My God!…  my car…”.Con chi se la prenderà lui? Magari avrebbe più ragioni dei manifestanti nell’arrabbiarsi  per via del mutuo, della scuola dei figli, delle bollette, del lavoro sottopagato ed ora, per quella macchina che brucia.

In queste immagini, poi, non si vedono mai bruciare BMW, Mercedes, Porsche o Ferrari. In genere a diventare oggetto di battaglia urbana sono sempre utilitarie o auto medie. Quelle che una famiglia programma di comprare solo quando davvero serve. Così accade che chi per protesta innalza barricate con le auto (magari anche rivendicando ragioni legittime) non danneggia quasi per nulla il sistema che lo ha costretto in quella condizione di disagio, ma crea un danno memorabile nel proprio vicino di casa che, al mattino, avrà un problema in più da affrontare, comprare una nuova auto. Lo farà in silenziosa rabbia, come sempre, da vero eroe del nostro tempo.

A Napoli, spesso, nei pressi dei cumuli di rifiuti dati alle fiamme si vedevano al mattino carcasse di auto andate in fumo. Ho sempre pensato ai proprietari di quelle vetture che, oltre ad avere avuto per settimane il cumulo di rifiuti sotto casa e ad aver dovuto inalare i veleni sprigionati dal rogo, si sono trovati senza auto e con l’obbligo di rimuoverne la carcassa.

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