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Il lato oscuro delle gare di cavalli: migliaia di purosangue uccisi nei macelli perché infortunati

Secondo una inchiesta della Bbc, almeno 4mila ex cavalli da corsa sono stati abbattuti nel Regno Unito dall’inizio del 2019 perché considerati ormai non più utili e quindi costosi da mantenere. Tra questi non solo animali molto avanti con l’età e con acciacchi incurabili ma anche giovani purosangue, mandati al macello solo perché ormai non più in grado di correre a livello competitivo.
A cura di Antonio Palma
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C’è un lato decisamente oscuro dietro lo sfavillante mondo delle corse di cavalli che si svolge nel Regno Unito ed è quella della fine atroce di tanti purosangue, uccisi nei macelli perché feriti in maniera tale da non poter più correre a livelli agonistici. Secondo una inchiesta della Bbc, almeno 4mila ex cavalli da corsa sono stati abbattuti in Gran Bretagna e Irlanda dall'inizio del 2019 perché considerati ormai non più utili e quindi costosi da mantenere. Tra questi non solo animali molto avanti con l’età e con acciacchi incurabili ma anche giovani purosangue, mandati al macello solo perché ormai non più in grado di correre a livello competitivo.

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Non solo, secondo l’associazione animalista Animal Aid, che da tempo si batte per la fine delle corse di cavalli, molte di questi soppressione di cavalli avvengono in maniera atroce e senza rispettare le regole imposte dalla legge. Per documentare quanto accade, la stessa associazione ha installato telecamere nascoste in un noto macello in Inghilterra che ha una licenza per uccidere i cavalli, scoprendo scene agghiaccianti. "Quando abbiamo guardato il filmato siamo rimasti assolutamente sbalorditi dall'enorme quantità di giovani purosangue uccisi", ha detto il portavoce di Animal Aid Dene Stansall.

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I video hanno ripreso dozzine di ex cavalli da corsa abbattuti, tra cui molti giovani esemplari e alcuni con illustri carriere agonistiche, che hanno fatto vincere migliaia di sterline ai loro precedenti proprietari. Le telecamere di Animal Aid hanno anche registrato quelle che sembrano essere palesi violazioni delle regole imposte ai macelli per proteggere gli animali da crudeltà non necessarie. Il regolamento dice che i cavalli non dovrebbero essere uccisi l’uno di fronte all’altro invece si vedono decine di loro assistere alle uccisioni. Inoltre spesso gli animali non vengono uccisi con una morte rapida ma fatti soffrire inutilmente perché soppressi con poca cura. Infine l’associazione denuncia i lunghissimi trasporti, anche di 600 chilometri, a cui i cavalli vengono sottoposti prima di essere uccisi nei macelli. Posso capire perché le persone sono attratte dalle corse, perché ne ero attratto anch'io ma a causa dello scarso livello di benessere delgi animali, del numero di cavalli che muoiono e vengono uccisi nei mattatoi, non posso più sostenerlo  e penso che gran parte del pubblico la penserebbe allo stesso modo" ha concluso Stansall.

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