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Covid 19

“Il Covid non è uno scherzo”: comico muore a 38 anni, aveva parlato della malattia in un video

Un comico di Los Angeles, Joe Luna, conosciuto anche come Joe El Cholo, è morto a 38 anni due giorni dopo aver iniziato a raccontare sui social la sua brutta esperienza con il Covid-19. Aveva diversi problemi di salute e tramite i social aveva voluto mettere tutti in guardia sui pericoli della malattia.
A cura di Susanna Picone
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Un comico di Los Angeles – Joe Luna il suo nome, conosciuto anche come Joe El Cholo – è morto all'età di 38 anni pochi giorni dopo aver dichiarato di essere risultato positivo al Coronavirus. Il comico stava documentando con dei video sui social la sua battaglia contro il Covid-19 e, come si legge sui media locali, si è spento il 23 novembre, appena qualche giorno dopo aver iniziato a parlare ai suoi followers della malattia. L’uomo – che era un doppio amputato e soffriva di diabete – era un attore noto a Los Angeles. Nei giorni precedenti alla sua scomparsa, il comico aveva raccontato sui social i sintomi che gli causava il virus. Il 22 novembre, il giorno prima di morire, aveva condiviso sui social un video per mettere tutti in guardia sui pericoli del Covid-19. “Se pensate che il Covid sia uno scherzo, che non vi toccherà, fidatevi di me: colpisce tutti in modo diverso”.

L'attore, che aveva anche dichiarato che non si era ammalato sul lavoro, ma che aveva contratto il Covid da un suo contatto stretto, è stato ricoverato in ospedale a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute e in ospedale è poi deceduto. La causa ufficiale della morte non è stata confermata, ma appunto era stato lo stesso Joe a rivelare di aver contratto Covid e polmonite nei giorni precedenti. La famiglia del trentottenne ha creato una pagina GoFundMe per raccogliere donazioni per il funerale. Anche il figlio di Joe, Jose Talavera, ha parlato della coraggiosa battaglia di suo padre contro il virus. Ha detto che tutta la famiglia si era ammalata ma che il padre era quello che stava soffrendo di più: “Tutti noi tossivamo e starnutivamo – ha raccontato il figlio – ma era come se i suoi polmoni lo facessero soffrire di più”. "Per il suo funerale, non vogliamo che nessuno pianga, quindi metteremo insieme uno spettacolo perché è quello che avrebbe voluto. Voleva che le persone ridessero e si divertissero", ha aggiunto il figlio.

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