Il caldo estremo ha fatto 2.500 morti nel Regno Unito, nel solo 2020

Tra ondate di caldo torride e alluvioni gli effetti del cambiamento climatico si susseguono senza sosta in numerose parti del mondo. In Europa, dopo i temporali che hanno colpito Olanda, Germania e Belgio, ora a preoccupare è la nuova ondata di caldo che sembra colpirà in particolar modo il Regno Unito che potrebbe trovarsi, secondo gli esperti, nel bel mezzo di un "disastro naturale". Le conseguenze del caldo potrebbero essere nel peggiore dei casi la morte di centinaia di persone: solo lo scorso anno, nel periodo estivo, sono state più di 2.500 le vittime collegate alle ondate di caldo, 1.700 nel solo mese di agosto, il più alto dal 2004.
Il Regno Unito impreparato ad affrontare le ondate di calore: rischiamo nuovi morti
Bob Ward, ricercatore e studioso del clima della London School of Economics avverte sulla possibilità che quello scenario possa ripetersi anche quest'anno. A causa del riscaldamento globale anche zone solitamente non abituate a questo tipo di clima potrebbero essere colpite da ondate di calore sempre più frequenti. In una lettera inviata al primo ministro Boris Johnson, Ward ha fatto sapere che il paese non è adeguatamente preparato a questo tipo di fenomeni e che per questo serve una strategia nazionale: "Siamo nel mezzo di un disastro naturale con centinaia di persone che muoiono in Inghilterra e Galles", ha spiegato. La maggior parte delle vittime del caldo sono anziani o persone con patologie respiratorie pregresse che vivono in case spesso soggette a surriscaldamento: "Molti di questi decessi avrebbero potuto essere evitati se il governo avesse implementato una strategia nazionale per il rischio di calore", ha concluso Ward.