I russi si sono ritirati da Kiev per preparare l’assalto finale al Donbass (che non ci sarà subito)

La Russia ha ormai ritirato tutte le sue truppe dal nord dell'Ucraina, spostando i suoi soldati da Kiev e Chernihiv verso la Bielorussia per rifornimenti. Secondo l'intelligence del Regno Unito, le truppe saranno inviate verso il Donbass per accerchiare l'esercito ucraino. Gli analisti indipendenti dell'Institute for the study of war sostengono che dopo il fallimento dell'offensiva per la conquista di Kiev e delle altre grandi città nei dintorni, Putin abbia voluto adattare le sue operazioni verso la conquista del Donbass e dell'area di Mariupol, in modo da portare a casa una vittoria entro i primi giorni di maggio.
Le truppe per l'intelligence UK hanno bisogno di rifornimenti importanti prima di poter tornare a combattere. L'esercito russo, infatti, ha subito perdite significative dall'inizio dell'offensiva in Ucraina: sono stati distrutti più di 400 carri armati, 700 blindati, 30 elicotteri e 20 aerei caccia. Per rifornire sufficientemente le truppe decimate, servirà secondo il Regno Unito diverso tempo. Anche il ricollocamento da nord richiederà almeno una settimana.
Il Regno Unito dice che il Cremlino si sta preparando a una massiccia offensiva sul Donbass per portare a casa un risultato, ma che la battaglia non entrerà nel vivo nell'immediato. Le unità russe hanno affrontato finora problemi riguardanti l'approvvigionamento, i mezzi militari e le armi. Questo ha causato un importante calo del morale. Secondo l'Isw è improbabile comunque che gli sforzi russi per rifornire le truppe possano aumentare le possibilità di successo delle offensive tra Donetsk e Luhansk.
Nel frattempo continuano i bombardamenti russi delle città ucraine a est e a sud. Le forze armate del Cremlino cercano di avanzare da Izium, città strategica sotto il controllo di Putin. Il presidente russo era verosimilmente convinto di riuscire a conquistare l'Ucraina in una settimana, ma poi la forza della resistenza nazionale ha portato a un cambiamento di strategia. Gli attacchi sui civili sono diventati sempre più frequenti e brutali, nel tentativo di indurre le città ad arrendersi. Il tentativo è quello di logorare l'Ucraina con bombardamenti costanti in modo da evitare scontri diretti: tutte le volte che l'esercito russo ha affrontato frontalmente le posizioni ucraine, ha pagato un caro prezzo. Secondo il Csis, Center for strategic and international studies, in un mese di conflitto sono morti circa 15.000 soldati russi. I feriti potrebbero essere il doppio e nessuno di loro tornerà in trincea in tempi brevi: cioè significherebbe che la Russia ha perso tra i 21mila e i 45mila soldati in tutto.