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Guerra in Ucraina

“I civili ucraini devono patire la guerra”, sui giornali russi il piano per eliminare totalmente l’Ucraina

La testata russa RIA ha pubblicato un articolo che elenca un piano dettagliato per un genocidio in Ucraina, a partire dalla completa eliminazione dello Stato ucraino.
A cura di Antonio Palma
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"Oltre ai vertici, in Ucraina è colpevole anche una parte significativa delle masse, che sono naziste passive, complici del nazismo. La giusta punizione di questa parte della popolazione è sopportare le inevitabili fatiche di una guerra" e per loro va applicata  una "rieducazione, che si realizza attraverso la repressione ideologica degli atteggiamenti nazisti e una severa censura: non solo nell'ambito politico, ma anche necessariamente nell'ambito della cultura e dell'istruzione", è uno dei passaggi di un violento articolo pubblicato oggi  sul giornale di propaganda statale russa RIA in cui si incoraggia un vero e proprio genocidio di chi ha preso le armi in Ucraina e nel quale si elencano anche i punti di un piano per eliminare totalmente l'Ucraina come stato ed entità attraverso  una "rieducazione" forzata della popolazione.

"I civili ucraini devono patire la guerra come lezione"

Nell'articolo dal titolo "Cosa deve fare la Russia con l'Ucraina", l'autore russo identifica gli ucraini in armi come "nazisti" e sottolinea che la soluzione è "ucciderli nel maggior numero possibile". Non solo, secondo l'articolo "L'élite ucraina deve essere liquidata perché la sua rieducazione è impossibile. Ma La ‘palude social, che l'ha sostenuta attivamente e passivamente con l'azione e l'inerzia, deve subire le difficoltà della guerra e assimilare l'esperienza come lezione storica ed espiazione della propria colpa".  La "denazificazione" dell'Ucraina , termine tanto caro ai russi e a Putin , "è necessaria quando una parte significativa del popolo – molto probabilmente la maggioranza – è stata dominata e attratta dal regime nazista nella sua politica. Cioè, quando l'ipotesi  che le persone sono buone e il governo è cattivo non funziona. L'Ucraina è proprio in una situazione del genere" sostiene il giornale di regime. Parole ancora più  terribili alla luce di quanto  scoperto in queste ore a Bucha.

"Il nome Ucraina non può essere mantenuto"

"bisogna liquidazione le formazioni armate naziste ma anche l'infrastruttura militare, informativa ed educativa che ne garantisce l'attività"si legge ancora nell'articolo a firma di Timofey Sergeytsev secondo il quale "Il nome Ucraina non può essere mantenuto come titolo di qualsiasi entità statale completamente denazificata in un territorio liberato dal regime nazista. Nessun Piano Marshall dovrebbe essere consentito per questi territori. Non può esserci neutralità in senso ideologico e pratico, compatibile con la denazificazione". La denazificazione russa nei territori occupati dunque "sarà inevitabilmente anche una deucrainizzazione, un rifiuto dell'autoidentificazione della popolazione dei territori della Piccola Russia storica e della Nuova Russia, iniziata dalle autorità sovietiche". Parole dalle quali emerge per gli ucraini dei territori occupati un futuro di tirannia. L'Ucraina andrebbe divisa in due con una parte sotto il completo controllo russo e una parte "residua neutrale", ciò "richiederà una presenza militare russa permanente sul suo territorio".

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