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Guerra Ucraina-Russia, almeno 500 bambini sono stati uccisi dall’inizio del conflitto

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie di domenica 13 agosto. Dall’inizio del conflitto sono stati uccisi almeno 500 bambini, secondo stime ucraine. Oggi un neonato è morto in un bombardamento. Il gruppo Wagner, invece, starebbe andando verso un “ridimensionamento”, con la possibile fine dei finanziamenti russi.
A cura di Luca Pons
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Dall'inizio della guerra tra Ucraina e Russia, partita con l'invasione di Mosca ai danni di Kiev, sono stati uccisi almeno 500 bambini. Questa è la stima effettuata dalla procura generale ucraina, che ha dato una cifra comunque "non definitiva". Ma il conflitto continua: ieri un'offensiva russa nel settore di Liman-Kupyansk ha mobilitato dieci raid aerei e tre attacchi da terra. Intanto, Kiev continua fare pressione alla Germania perché gli conceda i missili Taurus, con una gittata di 500 chilometri. Il ministero della Difesa britannico ha lanciato un'ipotesi sul gruppo Wagner: dopo il colpo di Stato del mese scorso, è possibile che Mosca abbia smesso di finanziarlo.

Cinquecento bambini uccisi, oggi un neonato morto in un bombardamento

Ukrinform, citando come fonte l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina, ha fatto sapere che dall'inizio dell'invasione russa tra le vittime ci sono stati almeno 500 bambini. "Più di 1.597 bambini in Ucraina hanno sofferto per l'aggressione armata su vasta scala della Federazione Russa", ha scritto l'agenzia di stampa statale sul suo canale Telegram. "Fino alla mattina del 13 agosto 2023, secondo le informazioni ufficiali fornite dai procuratori minorili, 500 bambini sono stati uccisi e più di 1.097 hanno riportato lesioni di vario grado di gravità". Si tratterebbe, secondo quanto riportato, di cifre comunque non definitive. La maggior parte delle vittime sarebbe stata uccisa nella regione di Donetsk.

Questa mattina, un nuovo bombardamento russo nella regione di Kherson avrebbe ucciso sei civili, secondo il ministero dell'Interno ucraino. Si tratterebbe di cinque adulti e di un bambino neonato di appena 23 giorni. Quattro delle vittime sono morte nella località di Shyroka Balka, mentre le altre due in quella di Stanislav.

Mediazona, un media indipendente russo che collabora con Bbc Russia, ha invece detto di aver  confermato i nomi di circa 30mila sodati russi uccisi dall'inizio del conflitto. In particolare, si tratta di 30.003 persone. L'informazione è stata diffusa dal Kyiv Independent. Mediazona ha chiarito che comunque non si parla del bilancio ufficiale ed effettivo delle vittime: al momento, si possono prendere in esame solo i report che sono resi disponibili al pubblico generale. Tra questi ci sono ad esempio i racconti dei media locali, le dichiarazioni delle autorità e anche i post sui social dei parenti delle vittime. Ma il bilancio complessivo, ha specificato Mediazona, sarà decisamente più alto. Una stima – effettuata sempre dalla testata russa – ha ipotizzato che finora siano stati 47mila i russi under 50 a morire a causa della guerra.

L'Ucraina vuole i missili Taurus dalla Germania, continua la pressione

Nel frattempo, continua l'offensiva. Ieri ci sono stati "dieci raid aerei e tre attacchi in un giorno" nel settore di Liman-Kupyansk, secondo le parole del portavoce del Gruppo orientale delle Forze armate dell'Ucraina, Serhiy Cherevaty. Il portavoce ha evidenziato che "nel respingere gli attacchi nemici, 37 occupanti sono stati uccisi e 82 feriti". Non ha indicato, invece, le vittime e i feriti dalla parte ucraina.

Da parte dell'Ucraina continua la pressione sulla Germania per ottenere i missili da crociera tedeschi Taurus, che secondo il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba servono "per salvare altre vite di soldati e civili ucraini e per accelerare la liberazione dei suoi territori". La gittata dei missili è di 500 chilometri, e per adesso la questione resta sospesa in attesa di una presa di posizione della Germania. Il ministro degli Esteri si è anche impegnato a non usare i missili per svolgere attacchi sul territorio russo.

Da Berlino, comunque, un nuovo aiuto arriverà. Entro la fine dell'anno, l'azienda tedesca Rheinmetall fornirà a Kiev dei droni Luna di nuova generazione per la ricognizione aerea senza pilota. Saranno dotati di sistema di controllo a terra, di un lanciatore e di camion militari. Il drone avrà anche lo scopo di intercettare o disturbare le telecomunicazioni.

La Russia potrebbe smettere di finanziare il gruppo Wagner

È arrivato un aggiornamento anche sui rapporti tra Mosca e il gruppo Wagner. Dopo il tentativo di colpo di Stato, "il gruppo Wagner si sta probabilmente muovendo verso un ridimensionamento e un processo di riconfigurazione, largamente dovuto a un'esigenza di risparmiare sulle spese degli stipendi di personale, in un momento di pressione finanziaria".

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A dirlo è il ministero della Difesa britannico, che spiega che "lo Stato russo ha agito contro alcuni altri interessi commerciali del proprietario della Wagner, Yevgeny Prigozhin. C'è una realistica possibilità che il Cremlino non finanzi più il gruppo". Una possibile conseguenza se venissero a mancare questi fondi è che interverrà qualcun altro: "Il secondo finanziatore più plausibile sono le autorità bielorusse. In ogni caso la considerevole forza del gruppo sarebbe un drenaggio significativo e potenzialmente sgradito delle modeste risorse bielorusse".

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