Guerra Ucraina, missili su Leopoli: 4 morti. Raid russo sfiora treno con 110 attivisti italiani

L’Ucraina torna a vivere ore di tensione e paura. Dall’alba di oggi diverse regioni, comprese quelle occidentali, sono state interessate da un massiccio attacco combinato di missili e droni delle forze russe. A lanciare l’allarme sono stati i sistemi di difesa aerea ucraini, mentre le esplosioni sono state avvertite a Kiev, Ivano-Frankivsk, Ternopil, Khmelnytskyi, Chernihiv e, in modo particolarmente grave, a Leopoli.
Nella regione di Leopoli quattro persone hanno perso la vita a seguito dell’attacco, mentre altre quattro sono rimaste ferite, secondo il Servizio di emergenza regionale citato dalla Ukrainska Pravda. Numerosi edifici residenziali e infrastrutture urbane sono stati danneggiati, e in diversi quartieri, tra cui Riasne e Levandivka, l’elettricità è stata parzialmente interrotta. Il trasporto pubblico in città è sospeso, e i residenti sono stati invitati a rimanere in luoghi sicuri e a tenere le finestre chiuse a causa di incendi e possibili emissioni nocive.
Il sindaco Andriy Sadovyi ha descritto la gravità della situazione: “Verso le 4.30 le prime esplosioni sono state causate da droni Shahed, alle 5.20 la città è stata colpita da missili da crociera Kalibr lanciati dal Mar Nero, e successivamente da missili aerobalistici Kinzhal sparati da caccia MiG-31. Parte di Leopoli è senza elettricità. Stiamo chiarendo i dettagli. Uscire è pericoloso in questo momento”. Diversi grandi incendi continuano a divampare, con colonne di fumo nero visibili su tutta la città.
Anche a Zaporizhzhia, nel sud-est del Paese, l’attacco congiunto di missili e droni ha provocato la morte di una donna e il ferimento di almeno nove persone. Alcuni quartieri sono rimasti senza elettricità e acqua, ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov. Situazioni analoghe si registrano in altre zone dell’Ucraina occidentale, come Sumy, Shostka e Cernihiv, dove le infrastrutture elettriche e idriche sono danneggiate, e i servizi stanno lavorando per ripristinarle.
Aerei da combattimento polacchi e alleati sono stati fatti decollare a scopo precauzionale in risposta alle attività russe nello spazio aereo ucraino. Il Comando operativo delle Forze armate polacche ha sottolineato che i sistemi di difesa aerea e radar di terra sono al massimo livello di allerta per proteggere i cittadini, soprattutto nelle aree vicine al confine con l’Ucraina.

L’ultimo raid russo ha sfiorato anche un convoglio sul quale viaggiavano 110 attivisti italiani del MEAN (Movimento Europeo di Azione Nonviolenta), di ritorno dalla decima missione in Ucraina. Tra i partecipanti, appartenenti a 35 associazioni tra cui Azione Cattolica, Anci, MoVI, Masci, Agesci, Base Italia, Fondazione Gariwo e Progetto Sud, il treno del convoglio ha attraversato zone colpite da bombardamenti nei pressi di Kiev, Zytomir e Leopoli prima di dirigersi verso il confine polacco. Marco Bentivogli, uno dei portavoce del MEAN, ha raccontato: “Abbiamo visto esplosioni molto vicine al treno e la situazione è stata estremamente pericolosa”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto discorso serale, ha fatto il punto sulla situazione: “Oggi ho firmato nuove decisioni sanzionatorie contro Mosca e ci aspettiamo la piena sincronizzazione con i nostri partner. Attendiamo il 19° pacchetto di sanzioni dell’Ue e le misure degli Stati Uniti. La Russia ignora ogni possibilità di porre fine alla guerra, usa metodi terroristici e spregevoli. Putin deve pagare le conseguenze. Europa, America, G7 e G20 hanno il potere di affrontare qualsiasi terrorista, e lo faranno”.
Secondo Zelensky, gli attacchi hanno l’obiettivo di seminare terrore e distruggere infrastrutture civili e militari. Le ultime operazioni russe confermano la strategia di pressione sulla popolazione e sulle principali città, rendendo necessaria la massima allerta da parte delle forze ucraine e dei Paesi alleati.