Attacco missilistico sull’Ucraina, la Russia colpisce infrastrutture elettriche: blackout anche a Kiev
Continuano i combattimenti tra Russia e Ucraina, con attacchi da entrambe le parti al suolo nemico. Kiev sta facendo fronte proprio in queste ore a un attacco missilistico russo sul Paese, con migliaia di persone senza riscaldamento ed energia elettrica. Diverse regioni si sono ritrovate coinvolte loro malgrado in massicci blackout dovuti alle offensive contro le infrastrutture energetiche ucraine, compresa anche quella di Kiev.
Nella notte, invece, Mosca avrebbe respinto l'offensiva dei droni nemici a Krasnodar, nel sud della Russia. A riferire la situazione delle infrastrutture elettriche ucraine è il ministro dell'Energia del Paese, che ha spiegato che il settore è oggetto di un massiccio attacco russo su tutto il territorio.
Guerra in Ucraina, missili russi colpiscono impianti elettrici
German Galushchenkoha fatto sapere in un post su Facebook che l'operatore della rete elettrica nazionale ha "introdotto urgentemente interruzioni di corrente di emergenza" per evitare ulteriori danni. La fornitura di energia è stata interrotta in diverse regioni dell'Ucraina con blackout anche a Kiev. I bombardamenti, spiegano le autorità, sono diversi su tutto il territorio.
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia avrebbe colpito le insfrastrutture energetiche con bombe a grappolo, minando di fatto i siti e complicando gli interventi di riparazione. "Un'escalation spregevole" ha concluso.
"È stato complicato notevolmente il compito dei nostri soccorritori e degli ingegneri che devono porre riparo agli attacchi", ha sottolineato sui social, ribadendo che il suo Paese ha bisogno di "sistemi di difesa aerea subito". Secondo Zelensky, sarebbero stati usati circa 100 droni d'attacco e più di 90 missili di vario tipo.
L'attacco aereo russo contro le infrastrutture energetiche ucraine sarebbe stato la risposta di Mosca ai radi di Kiev contro il territorio della Federazione Russa con missili occidentali. Ad affermarlo è stato il presidente russo Vladimir Putin durante una visita in Kazakistan. "È stata una risposta ai continui attacchi sul nostro territorio da parte di missili Atacms", ha sottolineato.
Trump nomina Kellogg, Biden chiede 24 miliardi in armi per l’Ucraina
Donald Trump ha nominato il generale in pensione Keith Kellogg come inviato speciale per l'Ucraina e la Russia. Lo scopo, ha sottolineato durante la campagna elettorale, è quello di porre fino alla guerra "in 24 ore". "Insieme renderemo il mondo di nuovo sicuro", ha detto Trump su Truth annunciando la sua scelta. Kellogg fu ex consigliere alla sicurezza di Mike Pence durante il primo mandato Trump, è anche membro dell'America First Policy Institute, uno dei gruppi che si è formato quando Trump ha lasciato l'incarico per spianare la strada alla prossima amministrazione repubblicana.
Nel frattempo, Biden avrebbe chiesto altri 24 miliardi di dollari da destinare all'Ucraina prima di lasciare la Casa Bianca. Con l'appello al Congresso, avrebbe chiesto di ricostituire le scorte di armamenti statunitensi e rafforzare il sostegno militare a Kiev. "Questo non va bene", ha scritto su X l'uomo d'affari più vicino al tycoon, Elon Musk. Le parti si preparano comunque a fare i conti con la nuova amministrazione che tra meno di due mesi si insedierà a Washington.
L'attacco ucraino con droni su Krasnodar, nel sud della Russia
Nella notte, invece, le unità di difesa aerea russa avrebbero respinto un massiccio attacco di droni ucraini a Krasnodar, nel sud della Russia. A riferirlo è il governatore Veniamin Kondratyev, citato dalla Tass. "Le nostre difese aeree hanno sventato un altro tentativo di attacco terroristico – ha spiegato su Telegram -. Due comuni sono stati presi di mira durante un massiccio attacco coi droni. Nella città di Slavyansk-on-Kuban, alcuni detriti sono caduti nei pressi di una casa. Le finestre dell'edificio sono state distrutte e purtroppo, la proprietaria dell'abitazione è rimasta ferita".
Possibili negoziati di pace sui confini del 23 febbraio 2022
Gli attacchi non si sono interrotti neppure davanti alla possibilità di un dialogo per la pace partendo dai confini del 23 febbraio 2022. "Un punto di partenza", spiega Kiev, che potrebbe essere al centro della discussione con l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La trattativa includerebbe quindi una Crimea con bandiera russa, esattamente come dal 2014.