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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, proposta shock di Jensen (NATO): “Kiev con noi se cede territori alla Russia”

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 16 agosto. Stian Jenssen, direttore dell’ufficio privato diJens Stoltenberg: “Penso che una soluzione potrebbe essere che l’Ucraina rinunci al territorio e ottenga in cambio l’adesione alla Nato”. Kiev: “È ridicolo”.
A cura di Davide Falcioni
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Cedere territori ucraini alla Russia in cambio dell'ingresso di Kiev nella Nato. A sostenerlo ieri è stato Stian Jenssen, direttore dell'ufficio privato del segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg, parlando ai media norvegesi in una tavola rotonda. "Penso che una soluzione potrebbe essere che l'Ucraina rinunci al territorio e ottenga in cambio l'adesione alla Nato", ha detto il funzionario citato dal giornale norvegese Vg, ribadendo in ogni caso la linea di Stoltenberg secondo cui "deve spettare all'Ucraina decidere quando e in quali condizioni negoziare" con Mosca per la fine della guerra.

All'indomani delle sue parole Jennsen ha però corretto il tiro: "La mia affermazione faceva parte di una discussione più ampia sui possibili scenari futuri in Ucraina, e non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore". "La situazione militare sul terreno, sul territorio, chi controlla cosa, sarà assolutamente centrale, e avrà necessariamente un'influenza determinante su come un possibile esito di questa guerra. Proprio per questo motivo, è di fondamentale importanza sostenere gli ucraini con ciò di cui hanno bisogno", afferma ora Jenssen.

La rettifica è stata consegnata anche a un altro media norvegese NRK: "Uscita male. Non la metterei così. La mia principale preoccupazione è che quando questa guerra finisca, l'Ucraina ottenga alcune garanzie per la sua sicurezza futura", dice Jenssen. In passato Stoltenberg non è mai stato disposto a discutere le possibili soluzioni per l'Ucraina dopo l'invasione della Russia. Il Segretario generale ha costantemente affermato che spetta all'Ucraina decidere sia i tempi che i termini per qualsiasi negoziato con la Russia per porre fine all'occupazione.

Kiev: "Scambiare territori per un ombrello Nato? È ridicolo"

La reazione del governo ucraino non si è fatta attendere: "Scambiare territori per un ombrello Nato? È ridicolo. Ciò significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, incoraggiare un criminale globale, preservare il regime russo, distruggere il diritto internazionale e tramandare la guerra ad altre generazioni", ha commentato su X il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak, secondo cui "se Putin non subisce una sconfitta schiacciante, il regime politico in Russia non cambia e i criminali di guerra non vengono puniti, la guerra tornerà sicuramente". "I tentativi di preservare l'ordine mondiale e stabilire una ‘cattiva pace' attraverso – siamo onesti – il trionfo di Putin non porterà la pace nel mondo, ma porterà sia disonore che guerra. Questo vale per qualsiasi formato di una nuova ‘divisione dell'Europa': anche sotto l'ombrello della Nato. Allora perché proporre lo scenario del congelamento, tanto voluto dalla Russia, invece di accelerare la fornitura di armi? Gli assassini non dovrebbero essere incoraggiati da spaventose indulgenze…", ha concluso.

Il dietrofront della NATO: "Sosterremo l'Ucraina finché sarà necessario"

Indubbiamente le dichiarazioni di Stian Jenssen hanno sollevato un polverone e alimentato il timore che il fallimento della controffensiva ucraina possa determinare un calo del sostegno degli alleati occidentali. Per questo in mattinata la NATO è stata costretta a correggere il tiro e ribadire che la sua posizione sul sostegno alla sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina "è chiara e non è cambiata".  Lo ha detto un portavoce dell'Alleanza in una dichiarazione all'emittente pubblica ucraina Suspilne. "Continueremo a sostenere l'Ucraina finché sarà necessario e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura", ha aggiunto il portavoce, sottolineando che dovrebbe essere Kiev a decidere quando e a quali condizioni raggiungere la pace.

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L'India non ha invitato l'Ucraina al prossimo G20

Nel frattempo l'India ha deciso di non invitare l'Ucraina al vertice del G20 del prossimo mese. Lo riporta Sky News, aggiungendo che la Russia è stata invece invitata nonostante gli appelli a espellerla dal gruppo. Un elenco formale degli invitati pubblicato sul sito del G20 mostra che sono stati invitati 8 Stati non membri: Bangladesh, Egitto, Mauritius, Paesi Bassi, Nigeria, Oman, Singapore ed Emirati Arabi Uniti. È prevista anche la Spagna tra i non membri, come invitato permanente. Spetta al Paese ospitante decidere quali non membri invitare ogni anno. Kiev era stata invitata al summit in Indonesia nel 2022 e al G7 in Giappone a inizio anno.

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