Guerra in Ucraina, massiccio bombardamento russo su Kiev colpisce palazzi: almeno 6 morti e decine di feriti
Per gli ucraini è stata una nuova notte da incubo, non si ferma infatti l’ondata di attacchi aerei russi e nella notte scorsa un nuovo massiccio bombardamento ha colpito la zona della capitale Kiev con un bilancio che parla di almeno 6 morti e decine di feriti tra cui un bambino e una donna incinta. Un bilancio purtroppo solo parziale e provvisorio perché si scava tra le macerie dei palazzi colpiti. Le autorità ucraine indicano che è stato danneggiato un edificio residenziale di 25 piani. Come spiegano le autorità locali, sono in corso le operazioni di soccorso, coinvolti 312 operatori e 74 mezzi.
Mosca ha usato missili e droni per il suo raid colpendo anche palazzi residenziali che sono andati distrutti. "Un altro attacco massiccio alla capitale. Diverse ondate di droni nemici", ha scritto il capo dell'amministrazione di Kiev, Timur Tkatchenko. Nella notte tra 22 e 23 giugno in tutta la regione di Kiev si sono sentite numerose forti esplosioni. Poi gli incendi e i crolli con i vigili del fuoco al lavoro tra le macerie degli edifici crollati in cerca di persone.
L'attacco ha innescato incendi in aree residenziali e danneggiato l'ingresso di una stazione della metropolitana che viene utilizzate come rifugio antiaereo. Un'altra persona è morta negli attacchi a Bela Tserkva, una città a sud di Kiev. "Purtroppo, a seguito dell'attacco nemico nel distretto di Bila Tserkva, una donna è morta per le ferite riportate", ha annunciato Mikola Kalashnik, capo dell'amministrazione militare della regione di Kiev. Le autorità locali hanno inoltre segnalato almeno nove feriti nella capitale e nella regione circostante.
Il Ministro degli Interni ucraino Igor Klymenko ha condannato "gli attacchi contro aree residenziali, ospedali e impianti sportivi" da parte delle forze russe "senza rispetto per il concetto di infrastruttura civile". Il comandante in capo ucraino ha promesso di aumentare la "scala e la profondità" degli attacchi contro la Russia affermando che Kiev non resterà a guardare.
Gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra si sono arenati nelle ultime settimane. L'ultimo incontro diretto tra le due parti si è svolto quasi tre settimane fa e non sono stati programmati ulteriori colloqui. "Non staremo a guardare. Perché questo non porta a nulla e alla fine ci porterà a ritirarci ancora, perdendo persone e territori", ha dichiarato ai giornalisti il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrsky.
