video suggerito
video suggerito
Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Greta Thunberg salpa verso Gaza con la Freedom Flotilla: “Rompiamo l’assedio e il silenzio sul genocidio”

Greta Thunberg e 11 attivisti, tra i quali l’attore Liam Cunningham, sono salpati da Catania verso Gaza con la barca Madleen per rompere l’assedio israeliano e portare aiuti. La missione denuncia la crisi umanitaria e chiede alla comunità internazionale di fermare il genocidio nella Striscia.
A cura di Davide Falcioni
1.857 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È salpata nei giorni scorsi dal porto di Catania la barca a vela Madleen, con a bordo Greta Thunberg e altri undici attivisti internazionali. La missione: raggiungere le coste della Striscia di Gaza per tentare di rompere il blocco israeliano e portare aiuti umanitari in un territorio allo stremo dopo quasi 19 mesi di bombardamenti e assedio totale da parte delle forze armate di Tel Aviv.

L'iniziativa è stata organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, un gruppo di attivisti che da anni tenta di far arrivare sostegno e solidarietà alla popolazione palestinese via mare. La partenza è stata preceduta da una conferenza stampa, durante la quale Greta Thunberg – la giovane ambientalista svedese diventata icona globale – ha parlato tra le lacrime: "Dobbiamo continuare a provarci, perché nel momento in cui smettiamo di farlo perdiamo la nostra umanità. Questo viaggio è pericoloso, sì, ma non quanto il silenzio del mondo di fronte a un genocidio trasmesso in diretta".

A bordo, oltre a Thunberg, anche il celebre attore di Game of Thrones Liam Cunningham e l’europarlamentare francese di origine palestinese Rima Hassan, a cui Israele ha recentemente vietato l’ingresso nel Paese per le sue posizioni critiche verso l’operazione militare in corso a Gaza.

Gli attivisti prevedono di impiegare circa una settimana per raggiungere Gaza, a meno che non vengano intercettati lungo la rotta da navi della Marina Militare israeliana, ipotesi altamente probabile. La Madleen trasporta aiuti simbolici ma, soprattutto, un messaggio: attirare l’attenzione internazionale sulla crisi umanitaria che colpisce circa due milioni di palestinesi.

Israele ha solo in minima parte allentato il blocco a metà maggio, consentendo l’ingresso estremamente limitato di aiuti, ma secondo le agenzie ONU e le principali ONG, le condizioni per una distribuzione efficace restano proibitive a causa delle restrizioni israeliane, del caos interno e dei saccheggi. Non a Caso la Striscia di Gaza è stata definita il "luogo più affamato della terra".

Immagine

La missione della Freedom Flotilla Coalition segue il fallimento di un precedente tentativo, lo scorso maggio, quando un’altra imbarcazione – la Conscience – fu danneggiata da un attacco con droni in acque internazionali al largo di Malta. Il gruppo ha attribuito la responsabilità a Israele, accusandolo di voler impedire qualsiasi sostegno diretto alla popolazione di Gaza.

Secondo l’attivista brasiliano Thiago Avila, la missione via mare è solo l’inizio di una mobilitazione più ampia. A metà giugno è prevista la Global March to Gaza, una marcia internazionale che coinvolgerà medici, avvocati e giornalisti, con partenza dall’Egitto e arrivo al valico di Rafah. L’obiettivo è protestare contro l’assedio e chiedere la fine del massacro di palestinesi da parte di Israele.

1.857 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views