Israele, tre attentati in contemporanea: “Tre morti”

Ore 12.20 – Tre morti tra gli israeliani. Tre le vittime israeliane negli attentati di Gerusalemme. Lo ha annunciato il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld. Tra i morti ci sarebbe anche il rabbino Yeshaye Krishevsky, 59 anni. Due delle vittime sono state uccise nell'attentato sull'autobus, il religioso in quello compiuto con un'auto lanciata contro la fermata del bus.
Ore 12 – Esulta Hamas. A seguito degli attacchi di questa mattina il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha indetto per oggi una riunione di emergenza del comitato ministeriale di sicurezza nazionale. Intanto Hamas si felicita per la “intifada dei coltelli”. Lo afferma un comunicato del movimento. Sul web è anche apparso un poster in cui le Brigate al-Qassam (ala militare di Hamas) si dicono pronte “a scacciare gli occupanti”.
Ore 10.30 – Ci sarebbero almeno due morti e una ventina di feriti negli attacchi a Gerusalemme. Lo riferiscono alcuni media. Secondo le prime ricostruzioni, la prima vittima israeliana è stata uccisa a bordo dell'autobus ad Armon HaNatziv dove due palestinesi hanno aperto il fuoco e accoltellato i passeggeri. Ci sarebbe anche un ferito grave. La polizia ha ucciso il primo dei due terroristi e catturato l'altro. Il secondo israeliano è stato ucciso in via Malkei Israel quando un palestinese ha lanciato la propria auto contro la folla in sosta alla fermata dell'autobus.
Non accenna a placarsi l’ondata di violenza in Israele. Diverse persone sono rimaste ferite questa mattina in un nuovo attacco all'interno di un autobus in un quartiere di Gerusalemme Est. Lo hanno reso noto la polizia e il servizio di soccorso Magen David Adom secondo i quali l’aggressore sarebbe stato colpito. L'aggressione sarebbe avvenuta nel quartiere-insediamento ebraico di Armon Hanatziv, in territorio occupato, quando una persona ha cominciato a pugnalare diverse persone, poi è scesa dal mezzo e ha attaccato varie persone in strada. Un altro attentato si è verificato nei pressi del rione ebraico ortodosso di Mea Shearim dove un assalitore si è scagliato con l’auto contro un gruppo di persone alla fermata dell’autobus e poi è sceso per colpire chi era a terra. Precedentemente i media locali avevano reso noto che due persone erano rimaste ferite – una di queste in modo serio – da un uomo alla periferia di Tel Aviv. L'assalitore, secondo quanto riportato dai media, è stato “neutralizzato” e catturato: si tratta di un giovane arabo residente a Gerusalemme Est che ha assalito i due a una fermata dell'autobus nella principale arteria che attraversa la città, via Ajuza. In totale almeno una ventina di persone sarebbero rimaste ferite negli attacchi di oggi e alcuni media parlano anche di due vittime. Gli aggressori sarebbero stati tutti neutralizzati.
Ieri c’erano stati altri quattro accoltellamenti da parte di giovani palestinesi ed erano rimasti feriti cinque israeliani. Tre degli aggressori sono morti per mano delle forze di sicurezza mentre altri due, un 17enne e una giovane donna, sono stati feriti e arrestati. “Il terrorismo è figlio della volontà di distruggerci e non della disperazione palestinese”, ha denunciato il premier Benyamin Netanyahu. “Ma la nostra voglia di vivere distruggerà la voglia di uccidere dei nostri nemici”, ha detto respingendo come “bugie” le affermazioni che Israele stia cercando di cambiare lo status quo sulla Spianata delle Moschee o che sia in lotta con l’Islam. Gruppi palestinesi hanno convocato per oggi la “Giornata della Rabbia” in Cisgiordania, Gaza e a Gerusalemme Est mentre i responsabili della comunità araba in Israele hanno convocato uno sciopero.