Gaza, quando saranno rilasciati gli ostaggi israeliani e cosa succederà dopo

Il rilascio degli ostaggi israeliani è atteso per domani mattina, poco prima del vertice in Egitto che riunirà i leader di una ventina di paesi intorno ai presidenti americano Donald Trump e egiziano Abdel Fattah al-Sisi. I detenuti ancora nelle mani di Hamas dovrebbero essere liberati come conseguenza del primo accordo raggiunto tra Israele e Hamas attorno al piano di pace promosso da Trump che ha già portato a un cessate il fuoco nella Striscia.
In cambio, Tel Aviv dovrà liberare 250 "detenuti per motivi di sicurezza", tra cui molti condannati per attentati mortali anti-israeliani, e 1.700 palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
A confermare il rilascio, oltre funzionari di Hamas, anche il coordinatore israeliano per gli affari degli ostaggi, Gal Hirsch, in un messaggio alle famiglie. "Sono stati completati i preparativi per il rimpatrio degli ostaggi vivi nella Striscia di Gaza, nel campo di Reim, negli ospedali e, in generale, nelle strutture governative", ha detto parlando dei 20 rapiti che si ritiene siano ancora in vita. Per quanto riguarda i morti, circa 28, sono stati completati anche i preparativi per il rimpatrio delle salme che saranno trasferite "in modo rispettoso" all'istituto di Medicina legale per l'identificazione dei resti. Non è detto però che tutti i corpi possano essere localizzati immediatamente. "Chiediamo, speriamo e lavoriamo affinché Hamas, con l'assistenza della forza internazionale, faccia il massimo sforzo per restituire tutti gli ostaggi morti", ha spiegato.
Sempre domani, nel pomeriggio, Trump e il presidente egiziano Al-Sisi copresiederanno il vertice internazionale soprannominato "Summit per la pace di Sharm El-Sheikh", a cui parteciperanno oltre 20 Paesi. L'incontro "mira a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, a rafforzare gli sforzi per portare pace e stabilità in Medio Oriente e a inaugurare una nuova fase di sicurezza e stabilità regionale. Questo vertice si inserisce nella visione del presidente americano Trump di raggiungere la pace nella regione e nei suoi incessanti sforzi per porre fine ai conflitti in tutto il mondo", si legge nella nota diffusa dalla presidenza egiziana.
Secondo quanto precisato da un funzionario della Casa Bianca ai media americani, i Paesi che parteciperanno sono: Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Canada, Giappone, India, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrein, Pakistan, Indonesia, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, Grecia, Cipro. Atteso anche il Segretario generale dell'Onu, António Guterres, mentre non dovrebbero partecipare delegazioni di Israele né di Hamas.
Intanto la Difesa Civile, organizzazione di soccorso operante sotto l'autorità di Hamas, ha annunciato che più di 500mila palestinesi sfollati sono tornati nel nord del territorio da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco. Quattrocento camion con aiuti invece, sono pronti ad attraversare i valichi al confine sud con l'Egitto, ed entrare a Gaza. Secondo quanto riportato dal quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, alle 6 di questa mattina (d italiane) decine di tir erano in attesa ai valichi di Rafah, Kerem Shalom e, per la prima volta da marzo, anche ad Al-Awja. Il Coordinamento israeliano delle attività governative nei territori (Cogat) ha assicurato alla Cnn che tir con generi di prima necessità sarebbero entrati già ieri, senza però fornire altri dettagli sul numero dei convogli.
L'accordo tra Israele e Hamas è stato accolto con grande entusiasmo dalla comunità internazionale, anche se molti punti del piano di Trump – dal disarmo di Hamas alla governance della Striscia e al futuro dei palestinesi – sono rimasti fuori dall'intesa. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz ha dichiarato che "la grande sfida per Israele dopo il ritorno degli ostaggi sarà la distruzione di tutti i tunnel terroristici di Hamas a Gaza, direttamente da parte delle Forze di difesa israeliane (Idf) e attraverso un meccanismo internazionale che sarà istituito sotto la guida e la supervisione degli Stati Uniti", ha scritto su X. "Questo è il principale significato della messa in atto del principio concordato di smilitarizzazione di Gaza e disarmo di Hamas. Ho dato istruzioni alle Idf di prepararsi a portare a termine la missione", ha concluso.