Gaza, morto anche il medico padre di 10 figli. Israele attacca distribuzione aiuti: almeno 31 morti

Non ce l’ha fatta Hamdi al-Najjar, 40 anni, medico internista, padre di dieci figli, nove dei quali uccisi domenica scorsa da un bombardamento israeliano a Khan Younis. L'uomo è morto ieri sera per le ferite riportate del raid mentre era ricoverato all’ospedale Nasser insieme al figlio Adam, undici anni, in attesa di essere trasferito in Italia per ricevere cure all’ospedale Niguarda di Milano.
Ma per Hamdi non c'è stato tempo. "Le sue condizioni peggioravano giorno dopo giorno", aveva raccontato venerdì a Repubblica la sorella Nashwa al-Najjar, che dall'inizio ha coordinato ogni tentativo di evacuazione. "Siamo pronti a partire subito, ma serve il permesso delle autorità israeliane. Al Nasser non hanno più nulla: niente macchinari, niente farmaci, lo tengono in vita con il paracetamolo". Ma il via libera del COGAT – l'ente del Ministero della Difesa israeliano responsabile delle autorizzazioni – non è mai arrivato.
Il caso della famiglia al-Najjar è diventato uno dei simboli del genocidio a Gaza: una famiglia distrutta, dieci figli colpiti dai missili, nove dei quali morti sul colpo. Resta Alaa, la madre, 35 anni, pediatra, viva solo perché si trovava al lavoro al momento del bombardamento. Accanto a lei, l’ultimo figlio sopravvissuto: Adam, gravemente ferito.

Adam, il bimbo di Gaza con 9 fratelli uccisi in un raid israeliano verrà in Italia per le cure
Il bimbo è attualmente ricoverato all’ospedale Nasser, lo stesso in cui lavora sua madre. Ha riportato ustioni sul 60% del corpo, gravi fratture e un trauma al torace e agli arti che coinvolge anche il sistema nervoso. Le condizioni della struttura sanitaria sono disperate: già colpita da bombardamenti, fatica ora a garantire l’assistenza necessaria a fronte di un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Nelle ultime ore è arrivata la conferma ufficiale: sarà l’Italia ad accogliere Adam per consentirgli di ricevere cure specialistiche. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Ci sono buone notizie. La mamma di Adam ha deciso di affidare le cure del figlio all’Italia. Verrà appena possibile, una volta risolte le autorizzazioni sanitarie con Israele. Sarà accompagnato dalla zia e da quattro cugini".
Il trasferimento, secondo le prime indicazioni, potrebbe avvenire l’11 giugno, anche se la data resta incerta e subordinata al rilascio dei necessari permessi. Non è ancora stato confermato l’ospedale di destinazione, ma tra le ipotesi figura il Niguarda di Milano. Il volo umanitario dovrebbe trasportare anche altri 17 pazienti, accompagnati da una quarantina di familiari.

Israele attacca centri di distribuzione degli aiuti: almeno 31 morti
Intanto proseguono le stragi di palestinesi nella Striscia. Israele ha infatti attaccato un centro di distribuzione di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Rafah, nel sud dell'enclave: il bilancio è di almeno 38 morti e centinaia di feriti. Un'altra persona è stata uccisa e una è rimasta ferita in un attacco dell'esercito di Israele (Idf) su un altro sito della Ghf vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, aggiunge Al Jazeera.
Secondo l'amministrazione di Gaza "le uccisioni riflettono la natura di queste aree come trappole mortali di massa, non come punti di soccorso umanitario. Ciò che sta accadendo è un uso sistematico e doloso degli aiuti come strumento di guerra, impiegato per ricattare i civili affamati e radunarli con la forza in punti di morte esposti e gestiti dall'esercito di occupazione, finanziati e politicamente coperti dall'amministrazione Usa, che porta la responsabilità morale e legale di questi crimini". Israele ha invece smentito tutto: secondo Tel Aviv le notizie della strage sarebbero state "inventate da Hamas".