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Gaza, l’avvertimento di Biden a Netanyahu: “Non abbandono Israele ma invasione di Rafah è linea rossa”

“Secondo me Netanyahu sta facendo più male che bene alla causa di Israele” ha dichiarato il presidente Usa Joe Biden, avvertendo che è impensabile un attacco a Rafah dove ci sono milioni di profughi: “Non può permettere che altri 30mila palestinesi muoiano come conseguenza della caccia a Hamas”
A cura di Antonio Palma
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“Non lasceremo da solo Israele ma l’invasione di Rafah è una linea rossa”, è l’avvertimento lanciato nelle scorse ore dal presidente Usa Joe Biden a Benjamin Netanyahu. Con un intervento pubblico, il presidente americano ha voluto rimarcare così la distanza di vedute sul conflitto israelo palestinese e l‘assalto a Gaza rispetto al Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Parole che sembrano contraddittorie ma che confermano la tensione interna all’amministrazione statunitense su quanto sta accadendo a Gaza con decine di migliaia di morti palestinesi e una popolazione ridotta ormai alla fame.

Israele "non può però permettere che altri 30mila palestinesi muoiano come conseguenza della caccia a Hamas" ha dichiarato infatti Biden sabato sera in un'intervista all’emittente statunitense Msnbc. In uno scambio alquanto contraddittorio con il suo intervistatore, il Presidente americano ha spiegato che gli Usa non faranno mancare il loro appoggio militare a Israele, con la fornitura di armi, ma al contempo ha avvertito Netanyahu che la sua politica interventista deve necessariamente cambiare.

In particolare Biden conferma che è impensabile lanciare una grande offensiva a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dove si sono radunati più della metà dei 2,3 milioni di abitanti palestinesi fuggiti dal nord. Alla domanda se un'invasione israeliana di Rafah sarebbe per lui una linea rossa, Biden ha risposto: "È una linea rossa ma non lascerò mai Israele. La difesa di Israele è ancora critica. Quindi non c'è alcuna linea rossa dopo la quale taglierò tutte le armi in modo che non abbiano più il sistema Iron Dome a proteggerli" ma “Netanyahu deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti che vengono perse in conseguenza delle azioni intraprese".

Biden: "Netanyahu sta facendo più male che bene a Israele"

“Netanyahu ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese. Secondo me sta facendo più male che bene alla causa di Israele" ha rimarcato Joe Biden, aggiungendo: "Ci sono altri modi per affrontare il trauma causato da Hamas”. Il riferimento è all’attacco del gruppo islamico messo in atto il 7 ottobre nel sud di Israele in cui sono state uccise 1.200 persone. Il numero uno della Casa Bianca ha già esortato Netanyahu a elaborerà un piano per l’evacuazione di massa dei civili da Rafah prima di qualsiasi attacco con le forze di terra.

Usa pronti a costruire molo temporaneo per aiuti a Gaza

Intanto va avanti il progetto di corridoio umanitario Usa per Gaza attraverso il mare. Una nave militare Usa, la General Frank S Besson, è salpata dalla Virginia verso il Mediterraneo con l'equipaggiamento per costruire un molo temporaneo al largo della costa di Gaza da utilizzare per gli aiuti umanitari. Il vascello è partito "meno di 36 ore" dopo che Joe Biden ha annunciato la mossa, ha reso noto il commando centrale Usa. Secondo il Pentagono per realizzare la banchina galleggiante occorreranno da uno a due mesi e circa 1000 militari, nessuno dei quali metterà piede nella Striscia

Hamas rivela altri 4 nomi di ostaggi israeliani uccisi nei raid

Intanto Hamas ha rivelato altri 4 nomi di ostaggi israeliani che sarebbero stati uccisi dai raid a Gaza. Si tratta di una parte dei sette ostaggi israeliani di cui era stata già annunciata l'uccisione a Gaza la scorsa settimana. "In precedenza avevamo annunciato l'uccisione di 7 prigionieri sionisti a seguito delle barbare incursioni sioniste nella Striscia di Gaza e abbiamo rivelato i nomi di tre di loro. Dopo aver esaminato e verificato l'identità dei restanti quattro morti, ci è stato confermato che sono stati uccisi: Itzik Elgarat, Alex Danzig, Eliyahu Margalit, Ronen Engel", si legge nel messaggio di Hamas. Al momento non ci sono conferme da parte di Israele. I quattro ostaggi morti a Gaza erano tutti originari del kibbutz Nir Oz. I quattro si aggiungono ai tre nomi già diffusi da Hamas la scorsa settimana: Haim Gershon Perri, Yoram Itach Metzger e Amiram Israel Cooper.

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