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G7 Esteri, la Siria al centro del vertice: “Nessuna soluzione se Assad resta al potere”

Nel corso del G7 Esteri, i ministri delle sette potenze mondiali convocati a Lucca hanno discusso della situazione siriana e e di eventuali sanzioni alla Russia. “Il regno di Assad sta arrivando alla fine. La Russia deve scegliere se sulla Siria vuole stare con gli Usa e con i paesi che la pensano allo stesso modo o con Assad, l’Iran e Hezbollah”, ha dichiarato il segretario di Stato Usa Rex Tillerson.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel corso del G7 dedicato agli Affari Esteri, organizzato a Lucca tra il 10 e l'11 aprile, i leader mondiali hanno discusso approfonditamente della situazione siriana e dell'ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia, proposte dal Regno Unito. A margine della riunione di questa mattina, il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano ha sottolineato che quella del G7, pur non essendo una sede deliberante, ha il compito di analizzare la situazione e trovare una soluzione al conflitto siriano, soluzione che non può che essere politica. "È stato affrontato il punto, non è una sede deliberante questa. Ognuno ha espresso la propria opinione, mi pare prevalente una linea di coinvolgimento della Russia ai fini di una concreta collaborazione che eviti la prosecuzione di un conflitto militare e che consenta l'avvio di un processo politico basato su una nuova costituzione che poi porti a nuove elezioni", spiega Alfano riferendosi alla proposta del Regno Unito.

"Dopo il raid chimico di Assad in Siria e l'attacco Usa alla base militare siriana, il punto di inizio non può che essere il cessate il fuoco, durevole, efficace e sincero da parte di tutte le parti politiche in campo", prosegue il titolare della Farnesina. In relazione alla soluzione "politica" al conflitto siriano tutti i leader presenti alla riunione hanno espresso il proprio consenso: "A seguito dell'intervento statunitense si è aperta una finestra di opportunità per costruire una nuova condizione positiva per il processo politico in Siria, che noi riteniamo essere l'unica soluzione. Non crediamo che la soluzione militare sia quella giusta", spiega Alfano, sottolineando di essere intenzionato a puntare a un negoziato, che sa essere molto complesso. Per quanto riguarda la possibilità di un nuovo attacco Usa al regime siriano di Assad, sullo stampo di quello organizzato lo scorso 7 aprile, Alfano ha ribadito di non essere titolato a parlare a nome degli Stati Uniti, ma che dalla riunione sarebbe emersa la volontà da parte di tutti di evitare uno scontro militare.

"Il regno di Assad sta arrivando alla fine. La Russia deve scegliere se sulla Siria vuole stare con gli Usa e con i paesi che la pensano allo stesso modo o con Assad, l’Iran e Hezbollah", ha spiegato il segretario di Stato Usa Rex Tillerson. "Non vi è una soluzione per la Siria con Assad al potere", ha aggiunto il ministro degli Esteri francese Jean Marc Ayrault. "Diciamo ai russi di cogliere l’opportunità per distanziarvi dagli orrori del regime di Assad e mostrare con sincerità che volete la pace", ha sottolineato Ayrault.

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