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Freddo record sulla Striscia di Gaza: 4 bambini ed un adulto morti assiderati

L’hanno ribattezzata la “tempesta di Huda” e sta continuando a fare vittime a Gaza City. Pioggia, gelo e neve rendono ancor più complicata le già difficili condizioni di vita nell’enclave palestinese.
A cura di Biagio Chiariello
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Quattro bambini ed un adulto sono morti assiderati negli ultimi giorni a Gaza dopo che la Striscia è stata investita da una ondata di freddo record, denominata ‘la tempesta Huda'. Pioggia e neve di questi giorni hanno reso alcune zone dei territori un grande pantano di sabbia e detriti.  In particolare, l’acqua ha allagato diverse aree a Gaza City, in zone nelle quali vivono oltre 100.000 sfollati che, dopo la guerra, ora si trovano a fare i conti anche con le sciagure degli eventi atmosferici naturali. Problemi assai gravi, se si considera il fatto che l’accesso alla corrente elettrica è limitato a sole quattro ore al giorno. Il maltempo che ha colpito la Cisgiordania dovrebbe continuare, secondo le previsioni, anche nel fine settimana con temperature in picchiata e neve nel Negev settentrionale (a sud di Israele). Imbiancata anche Gerusalemme, dove tutte le scuole sono rimaste chiuse.

 "Ci hanno raccontato dei tre bambini morti per il freddo. La corrente elettrica c'è solo per alcune ore al giorno. Colpisce – ha detto l'arcivescovo italiano Riccardo Fontana, alla guida della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro – vedere che tutti, a cominciare dai bambini hanno molto chiaro di essere vittime di violenza e di sapere chi sono i responsabili di questa ingiustizia. Una bambina di terza elementare ci ha detto: hanno distrutto le nostre case, ma soprattutto hanno tolto i bimbi alle madri e le madri ai bimbi. Un ragazzo più grande ci ha ammonito: tutti vengono qui a chiederci se abbiamo bisogno di cibo e di altri aiuti materiali. Ma noi abbiamo bisogno dell'unica cosa che nessuno ci promette: essere considerati come uomini, riconosciuti nella loro dignità”.

Un bimbo di soli quattro mesi era morto congelato quattro giorni fa a Khan Yunis, cittadina situata a sud della Striscia di Gaza. Un altro piccolo in un rifugio per sfollati a Beit Hannun, nel nord della Striscia, mentre nella stessa giornata, a Khan Yunes, un pescatore e il suo bebé sono deceduti nella loro casa, danneggiata severamente dai bombardamenti dell'estate scorsa durante il conflitto con Israele. C'era stato poi ancora un altro bambino, morto venerdì scorso per gli stessi motivi.

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