Flotilla verso Gaza: “Drone 3 metri sopra di noi, ha sganciato una bomba”. Giovedì nuove navi da Siracusa

“Ero sulla parte posteriore della barca quando ho sentito il rumore di un drone, ho guardato ed era chiaramente un drone a 3 o 4 metri sopra la nostra testa, mentre chiamavo gli altri e ci spostavamo, si è fermato sopra di noi e ha sganciato quella che era chiaramente una bomba sulla parte anteriore del ponte, poi ho sentito il caldo della fiammata”, è quanto ricostruito da un’attivista portoghese della Sumud flottilla raccontando ciò che ha vissuto questa notte quando un oggetto infuocato è caduto dall’alto e ha colpito una delle imbarcazioni che viaggiano verso Gaza causando un incendio a bordo mentre la flotta era ferma in Tunisia.
"Fuoco a pochi metri dai serbatoi di carburante"
Secondo gli attivisti, l’ordigno è caduto a pochi metri dal serbatoio di carburante della barca colpita, la Family Boat della Global Sumud Flotilla, che se raggiunto dalle fiamme avrebbe fatto saltare in aria l’intera barca. "Il drone è rimasto fermo per qualche secondo, sopra i giubbotti di salvataggio, e poi ha sganciato l'ordigno. Subito dopo è divampato un incendio a bordo. Abbiamo preso gli estintori e siamo riusciti a domare le fiamme. Fortunatamente, tutti sono rimasti illesi" hanno spiegato. “Solo per miracolo non ci son state vittime o feriti” ha raccontato un altro attivista che era sulla barca. La fiammata, visibile in un video, ha causato l’incendio di vari oggetti sul ponte tra cui i giubbotti di salvataggio ma l’intervento tempestivo dei presenti ha evitato che la barca subisse grossi danni.
L’episodio intorno a mezzanotte e mezza della notte tra lunedì e martedì nel porto di Sidi Bou Said in Tunisia, dove le imbarcazioni della Flottilla, con gli aiuti a bordo diretti alla popolazione di Gaza, sono attraccate a circa 150 metri dalla riva. Nella conferenza stampa di questa mattina, gli attivisti hanno ribadito però che il fatto non fermerà il viaggio né lo ritarderà.
"Non ci fermeremo, raggiungeremo Gaza"
Questo episodio “non ritarderà ne altererà la nostra missione per rompere l’assedio di Gaza, non dimentichiamo che non siamo l’oggetto di questa iniziativa, continuiamo il viaggio perché l’oggetto è la Palestina e il genocidio in atto a Gaza” hanno dichiarato. Stesso concento ribadito anche da Francesca Albanese, relatrice speciale dei territori palestinesi occupati alle Nazioni Unite che abita proprio in zona ed è subito accorsa dopo aver saputo dell’accaduto. “Notte intensa per tutto noi ma che ci incoraggia andare avanti. Questa missione non riguarda noi ma la Palestina e Gaza” ha spiegato.
La Guardia nazionale della Tunisia smentisce però che si tratti di un attacco con droni e ha detto che potrebbe trattarsi di un incendio a bordo. “Non sono stati rilevati droni. Secondo i risultati preliminari, l'incendio è scoppiato nei giubbotti di salvataggio a bordo", ha detto il portavoce ma i filmati diffusi dalla flottilla evidenziano qualcosa caduto dall’alto. Le indagini sui fatti però sono ancora in corso
Giovedì 11 settembre nuove navi dall'Italia per Gaza
Alla Sumud flottilla si uniranno diverse navi italiane che salperanno giovedì 11 settembre. Lo fanno sapere gli attivisti di Global Movement to Gaza. "La partenza avverrà da Siracusa e, alle ore 10, è stato organizzato un incontro con la stampa presso il porto", si legge nel comunicato. Indetta anche una "mobilitazione immediata in seguito al bombardamento subito dalla barca Familia Madeira a Tunisi", con un concentramento a "Roma questa sera alle ore 19 a piazzale Aldo Moro". Lo scopo è quello di manifestare contro il presunto attacco di un drone, denunciato dagli attivisti