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Esplosione in una miniera in Turchia, morto l’ultimo minatore disperso: 41 le vittime

L’esplosione è avvenuta venerdì in una miniera di carbone ad Amasra: le operazioni di ricerca sono durate più di 20 ore.
A cura di Beatrice Manca
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In Turchia un'esplosione in una miniera ha causato la morte di 41 persone e decine di feriti: dopo 20 ore di lavoro senza sosta, sono terminate le ricerche della squadre di emergenza. L'ultimo minatore disperso, ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, è stato trovato morto. "La nostra priorità era trovare i minatori in galleria – ha dichiarato – Finalmente siamo arrivati all'ultimo. È morto anche lui, portando a 41 il numero delle vittime". Si tratta di uno degli incidenti industriali più gravi dopo il disastro di Soma, nel 2014.

Si continua a scavare nella miniera in Turchia

L'esplosione è avvenuta venerdì in una miniera di carbone a Amasra, in provincia di Bartin, nel nord-ovest della Turchia. In quel momento circa 110 persone stavano lavorando nel sito e, secondo il ministro dell'Interno Soylu, 49 minatori si trovavano nella zona "a rischio" tra 300 e 350 metri di profondità, situazione che ha reso estremamente difficili i soccorsi. Le squadre hanno dovuto aprirsi un varco tra la roccia per raggiungere i superstiti, scavando senza sosta per ore. Gli ultimi dispersi si trovavano in una galleria particolarmente impervia, dove il fuoco non era ancora stato spento. Il ministro dell'Energia Fatih Donmez, raggiunto il sito, ha commentato: "Siamo davvero di fronte a un quadro triste".

Le ipotesi sulla causa dell'esplosione in miniera

Le cause dell'esplosione sono ancora sconosciute: la Procura locale ha avviato un'indagine. La miniera appartiene alla società statale Turkish Hard Coal Enterprises. In base alle prime informazioni ricevute, il ministro dell'Energia turco ha ipotizzato che l'esplosione sia stata causata dal grisù, una gas che a contatto con l'aria forma una miscela esplosiva nelle miniere di carbone. All'ingresso della miniera parenti e amici dei minatori aspettano con le lacrime agli occhi di avere notizie sui sopravvissuti. "C'erano polvere e fumo, non sappiamo esattamente cosa sia successo", ha detto un superstite alla Bbc. Il presidente turco Erdogan si è recato sul luogo del disastro dopo aver condiviso via Twitter un messaggio di speranza: "Il nostro augurio è che la perdita di vite umane non sia maggiore e che i nostri minatori possano essere salvati". Non si tratta del primo incidente in miniera per la Turchia: nel 2014, a Soma, 301 persone sono morte in seguito a un'esplosione.

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