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Elon Musk sotto effetto di droghe in campagna elettorale, Trump: “Grazie a lui cambiamento colossale”

Secondo un’inchiesta del New York Times, Elon Musk avrebbe fatto uso intensivo di sostanze psichedeliche durante la campagna elettorale che portò Donald Trump alla Casa Bianca. La rivelazione arriva poco prima di una conferenza stampa congiunta tra i due.
A cura di Francesca Moriero
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Un'inchiesta del New York Times getta nuove ombre sul controverso sodalizio tra il magnate della tecnologia Elon Musk e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo il quotidiano statunitense, Musk avrebbe fatto infatti uso massiccio di droghe psichedeliche proprio durante il periodo cruciale della campagna elettorale che portò Trump alla vittoria. La notizia, sebbene confermi voci circolate da tempo sull'abitudine di Musk all'uso di sostanze, assume oggi una valenza ben più significativa: il presunto abuso coinciderebbe con il momento di massimo attivismo politico del patron di Tesla e SpaceX, quando il suo sostegno pubblico al candidato repubblicano divenne particolarmente visibile e rumoroso. Secondo fonti interne citate dal New York Times, Musk avrebbe assunto un mix di almeno venti sostanze, tra cui ketamina, MDMA, funghi allucinogeni e Adderall, un farmaco usato per trattare il disturbo da deficit di attenzione ma spesso abusato per i suoi effetti stimolanti. In quel periodo, Musk si mostrava iperattivo: presenziava a decine di eventi elettorali, interveniva sui palchi in modo sopra le righe e pubblicava compulsivamente su X (ex Twitter), la piattaforma social di cui è proprietario.

Intanto Trump, in conferenza stampa proprio con Musk, ha annunciato l'uscita del miliardario dal progetto DOGE, l'agenzia creata per coordinare i drastici tagli alla spesa pubblica. Un addio che Musk stesso aveva già anticipato, criticando in un'intervista a CBS Sunday Morning il nuovo piano fiscale dell'ex presidente: "Sono deluso dal piano di spesa" aveva dichiarato, "aumenta il deficit e mina il lavoro del DOGE".

Trump in conferenza stampa: "Musk è uno dei più grande imprenditori al mondo"

"Elon è uno dei più grandi imprenditori al mondo" ha detto Donald Trump nello Studio Ovale per il saluto a Musk, durante la conferenza stampa. Trump ha sottolineando come il progetto DOGE abbia permesso di avviare "un'opera di modernizzazione senza precedenti nella pubblica amministrazione americana". Ha po citato casi di "sprechi" eliminati: "101 milioni di dollari cancellati in contratti DEI (diversity, equity and inclusion) nel Dipartimento dell'Istruzione, 59 milioni per alberghi a New York riservati a migranti irregolari, 45 milioni per borse di studio sulla diversità in Birmania e perfino 8 milioni per ricerche su ‘topi transgender' ".

Il presidente Usa ha poi criticato duramente le amministrazioni precedenti, accusandole di aver sprecato "miliardi in progetti tecnologici fallimentari e sistemi obsoleti, in particolare nei settori della difesa e del traffico aereo". Ha promesso che, grazie a il progetto DOGE, verranno risparmiati "centinaia di miliardi di dollari", assicurando anche che le misure introdotte diventeranno permanenti. Trump ha ringraziato poi Musk definendolo "un patriota straordinario" e annunciando che il 90% del personale DOGE rimarrà in servizio anche dopo l'uscita dell'imprenditore, che sarà comunque consulente esterno e "presenza costante". In chiusura, il presidente ha consegnato a Musk un'onorificenza speciale, riservata, ha detto, solo a "pochissime persone veramente eccezionali". "Il servizio di Elon all'America non ha paragoni nella storia moderna. Sta già guidando una delle aziende automobilistiche più innovative al mondo. Basta confrontare le sue fabbriche con quelle vecchie che abbiamo qui per capire la differenza. E ha anche la compagnia spaziale di maggior successo al mondo", ha poi detto.

Elon Musk: "Il NYT è lo stesso che ha vinto Pulitzer per aver raccontato bugie sul Russiagate"

Elon Musk ha poi preso la parola e ha paragonato il progetto DOGE a una filosofia, quasi a una forma di "buddismo istituzionale", destinata a permeare progressivamente tutta la macchina federale. Ha spiegato poi che il lavoro del team DOGE avrebbe già portato a una "previsione di risparmio tra FY25 e FY26 (gli anni fiscali) superiore ai 160 miliardi di dollari", una cifra che, ha detto, "salirà presto oltre i 200 miliardi". L'obiettivo finale sarebbero "otto trilioni di dollari in tagli a sprechi e frodi". Musk ha poi elogiato la nuova configurazione dell'Ufficio Ovale, rinnovato da Trump, definendolo "maestoso", con un riferimento curioso all'aquila dorata sul soffitto che, a suo dire, "prima nessuno notava".

Ha assicurato poi che resterà vicino all'amministrazione, con un ruolo di consigliere e amico del presidente, e ha respinto con sarcasmo le accuse del New York Times, per l'inchiesta sull'uso di sostanze psicotrope da parte di Musk durante la campagna elettorale.: "Il New York Times? È lo stesso che ha vinto il Pulitzer per aver raccontato bugie sul Russiagate?", ha tagliato corto.

Cina, Russia e la frecciatina a Macron

Trump, rispondendo ai giornalisti, ha poi affrontato una serie di temi internazionali di rilievo: sul fronte commerciale, Trump ha accusato la Cina di aver "violato i termini dell'accordo sui dazi precedentemente negoziato con Washington", annunciando l'intenzione di parlare direttamente con il presidente Xi Jinping per cercare una soluzione diplomatica alla crisi: "Credo che risolveremo la cosa", ha dichiarato con ottimismo. Più teso il passaggio sulla Russia. Trump ha ribadito la sua "profonda delusione" per il comportamento di Vladimir Putin, che ha continuato "a colpire Kiev nonostante i colloqui in corso per una tregua". Interrogato dai giornalisti su come giudicasse Putin, se "il buono o il cattivo della storia", Trump ha evitato di rispondere. Quando gli è stato invece chiesto se avesse "un consiglio per Emmanuel Macron" dopo l’episodio, divenuto virale, in cui la moglie del presidente francese lo avrebbe schiaffeggiato all'uscita da un aereo, Trump ha scherzato: "Bisogna sempre assicurarsi che il portellone sia chiuso". E ha aggiunto, con tono rassicurante: "Ho parlato con lui, stanno bene".

Trump su Harvard: "Vogliamo studenti stranieri ma non persone che creano problemi"

"Gli Stati Uniti vogliono gli studenti stranieri, ma non persone che creano problemi", ha detto Donald Trump, durante la conferenza stampa con Musk alla Casa Bianca. Una risposta arrivata dopo la domanda di un giornalista che chiedeva spiegazioni riguardo alle recenti tensioni tra l'amministrazione Trump e l'università Harvard, e dopo che il governo Usa ha preso "provvedimenti" per incrementare i controlli legati alle richieste di visto avanzate da studenti stranieri.

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