Elezioni New York, oggi si vota per il nuovo sindaco, Trump contro Mamdani: “Neanche un dollaro se vince lui”

Si aprono oggi le elezioni a New York per eleggere il nuovo sindaco. Dalle 12 di oggi, ora italiana, gli abitanti della più grande città statunitense per popolazione sono chiamati ai seggi per scegliere l’uomo che governerà la Grande mela per i prossimi sette anni. A sfidarsi il candidato Democratico Zohran Mamdani, il netto favorito dai sondaggi della vigilia, l'ex governatore Andrew Cuomo, battuto alle primarie di partito, e il candidato Repubblicano Curtis Sliwa. Ad accendere la sfida lo stesso Presidente Usa Trump che alla vigilia del voto si è schierato con Cuomo per contrastare Mamdani, minacciando di togliere ogni fondo governativo alla città in caso di sua vittoria.
Trump: "A New Yok meglio un cattivo democratico che un comunista”
"Meglio un cattivo democratico che un comunista” ha spiegato Trump nei giorni scorsi confermando di fatto che per i Repubblicani la sconfitta è cosa certa e si gioca tutto tra i Dem. Del resto era stato lui a incoraggiare indirettamente Cuomo a rimanere in corsa dopo la sconfitta nelle primarie. Pur senza un appoggio ferreo, il presidente Usa ha confermato la sua posizione anche ieri alla vigilia del voto che si apre oggi alle 6 ora locale.
"Un voto per Curtis Sliwa è un voto per Mamdani. Che Andrew Cuomo vi piaccia o meno, non avete scelta. Dovete votarlo e sperare che faccia un buon lavoro", ha scritto Trump su Truth Social lunedì sera, aggiungendo: "Lui ne è capace, Mamdani no!". Se Mandami fose eletto, invece "è altamente improbabile che io contribuisca con fondi federali, se non per il minimo indispensabile", ha poi avvertito il numero uno della Casa Bianca.
Un concetto che aveva già spiegato domenica alla CBS. "Sarà difficile per me, come presidente, dare un sacco di soldi a New York perché se hai un comunista al governo di New York, non fai altro che sprecare i soldi che ci mandi", aveva dichiarato in un’intervista il Tycoon che è cresciuto nel quartiere newyorkese del Queens e possiede ancora delle proprietà in città.
Zohran Mamdani sindaco favorito per New York
"Affronterò le sue parole per quello che sono: è una minaccia non è la legge" ha replicato Zohran Mamdani, aggiungendo: “Cuomo non è il miglior sindaco per New York City, non è il miglior sindaco per i newyorkesi, ma è il miglior sindaco per Donald Trump e la sua amministrazione". L‘ex Governatore dal suo canto si è smarcato dal Presidente spiegando che "Trump non mi sta appoggiando. Si sta opponendo a Mamdani. Io ho combattuto contro Donald Trump".
Nonostante l’opposizione del Presidente, Mandami però resta il netto favorito dei sondaggi. Viene accreditato del 46% dei consensi, mentre Cuomo si è fermato attorno al 33% e Sliwa al 15%. Se vincesse le elezioni di New York, Mandami diventerebbe il primo sindaco musulmano della città e il più giovane da oltre 100 anni. Origini che non sono secondarie nel dibattito come si evince anche dalle parole del console generale di Israele a New York che ha parlato addirittura di "chiaro e immediato pericolo per la comunità ebraica" della Grande Mela e "minaccia chiara e immediata per le istituzioni ebraiche e le sinagoghe”.
Nato a Kampala, in Uganda, il 18 ottobre 1991, Mamdani è figlio della celebre regista indiana Mira Nair e dell'accademico ugandese Mahmood Mamdani. Arrivato negli Stati Uniti nel 2000, e cresciuto principalmente nel Bronx dove si è appassionato all’hip hop, ha ottenuto la cittadinanza americana solo nel 2018. Origini che ovviamente hanno segnato il suo modo di vedere New York.
"Si tratta di creare un'alternativa che possa rappresentare ciò che i newyorkesi desiderano ardentemente vedere nella loro città e ciò che trovano in sé stessi e nei loro vicini ogni giorno: una città che crede nella dignità di tutti coloro che chiamano questo posto casa” ha dichiarato il candidato Dem che si definisce socialista e gode di grande appoggio tra giovani e alcune minoranze ma anche da alcuni leader del partito come Obama e di figure come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez.
Quando conosceremo i risultati delle elezioni a New York
Le elezioni per il sindaco di New York andranno avanti fino a sera con seggi che chiuderanno alle 21 ora locale, le 3 in Italia. Solo a quel punto ci saranno i primi exit poll e le proiezioni sui voti al possibile vincitore. Per i risultati finali invece ovviamente bisognerà attendere ancora alcune ore mentre quelli ufficiali con tutte le percentuali dei candidati potrebbero richiedere giorni per essere certificati.