Elezioni Arabia Saudita: per la prima volta oggi votano anche le donne

Storiche elezioni oggi in Arabia Saudita: per la prima volta partecipano al voto anche le donne, sia come elettrici che come candidate. Dei 6917 candidati per i consigli municipali del Paese le donne sono 979. Sono in palio due terzi dei 284 seggi dei consigli locali, mentre l'altro terzo viene assegnato dal governo. Gli elettori registrati sono un milione e mezzo, tra cui 136.000 donne. La partecipazione delle donne come elettrici e come candidate fu decisa nel 2011 da un decreto dell'allora re Abdullah, morto nel gennaio di quest'anno. L'apertura alle donne alle elezioni è tuttavia fortemente limitata. Le donne candidate hanno dovuto rispettare regole severissime e molto penalizzanti tra cui il divieto di partecipare a dibattiti, comizi in presenza di uomini, manifestazioni e sono state obbligate a parlare in pubblico esclusivamente tramite un portavoce maschio.

Le resistenze della comunità saudita – Le candidate hanno dunque puntato soprattutto sui social network per aggirare le limitazioni e raggiungere il maggior numero possibile di potenziali elettori ed elettrici. “È difficile. Le donne hanno vissuto segregate per anni – ha spiegato al Guardian Rasha Hefzi, una delle donne che corrono a Gedda -. Gli uomini invece hanno la loro rete di contatti, si conoscono fra di loro. Convincerli a votare per noi è una sfida”. In Arabia Saudita, tra le altre cose, le donne non sono autorizzate a guidare l'auto e per questo il servizio di taxi on line Uber ha deciso di offrire passaggi gratis alle donne dirette ai seggi, con l'obiettivo di sostenere l'affluenza alle urne al femminile. Le resistenze nel Paese sono comunque ancora molto forti. Un'indagine pubblicata dal Centro studi Esbar ha rivelato che il 72,5 per cento dei sauditi non appoggia la candidatura femminile alle elezioni, l'11,3 per cento la sopporta mentre solo l'8,7 la accetta. Per il 69,5% di coloro che la rifiutano la motivazione è che “questa decisione viola la legge islamica”.