Egitto, cinque militari uccisi in un posto di blocco

Cinque soldati egiziani sono stati uccisi in un attacco contro un posto di blocco nei pressi della città di Ismailiya. L'episodio si è verificato nel nord della città, dove i combattenti nelle ultime settimane hanno ripetutamente preso di mira le forze di sicurezza. Contemporaneamente una fortissima esplosione, causata con ogni probabilità da un'autobomba, ha colpito un quartier generale dell'esercito nel sud del Sinai: le vittime sono state tre, mentre i feriti ben 47. Anche l'edificio è stato danneggiato in modo significativo, mentre secondo le autorità locali il bilancio dei morti è destinato ad aumentare. Stando a quanti è appreso gli attacchi sarebbero stati portati da miliziani di Al Quaeda.

Gli attacchi di oggi arrivano all'indomani della carneficina che si è verificata al Cairo, coincisa con il quarantesimo anniversario dell'esplosione della guerra arabo-Israeliana del 1973, conclusasi con la sconfitta della coalizione siro-egiziana. La repressione messa in campo dall'esercito è stata la più dura dal 14 agosto scorso, data delle stragi che accompagnarono lo smantellamento forzato degli accampamenti allestiti dai seguaci dei Fratelli Musulmani in due piazze della capitale dove si tenevano sit-in a oltranza. Le violenze sono destinate a proseguire anche nei prossimi giorni.