Donna ebrea di 90 anni si frattura una costola. Il medico: “Vada a curarsi a Gaza”

Il massacro di cittadini palestinesi a Gaza sta suscitando rabbia in tutto il mondo. Talvolta, tuttavia, le legittime proteste contro il massacro di civili sfociano in episodi di antisemitismo. In Belgio, ad esempio, una donna ebrea di 90 anni ha avuto un piccolo incidente domestico e si è fratturata una costola; ha chiamato il numero di telefono dei soccorritori ma dall'aaltro capo del telefono la risposta che ha ricevuto è stata incredibile. Un medico, infatti, le ha detto: "Non verrò a soccorrerla, vada a farsi curare a Gaza".

Bertha Klein, la 90enne protagonista della vicenda, ha raccontato: "Avevo un dolore straziante. Mio figlio, che era con me, ha provato a contattare il numero di emergenza per chiedere soccorso, ma un operatore gli ha risposto: ‘Vada a farsi curare a Gaza, là potrà facilmente sbarazzarsi del dolore'". La donna ha raccontato la storia al giornale belga Joods Actueel, che ha spiegato come il medico abbia capito al volo che si trattava di un'ebrea dal cognome dell'anziana.

A quel punto l'anziana signora e suo figlio hanno chiamato un amico politico e medico, che ha richiamato il numero di emergenza e chiesto di parlare con il sanitario che poco prima aveva "spedito" la donna a Gaza. Quest'ultimo ha confermato parola per parola ed è stato successivamente denunciato. Dal canto suo Bertha Klein ha dichiarato: "Quello che è accaduto mi ha ricordato la persecuzione degli ebrei di 70 anni fa. Non avrei mai creduto che avrei rivissuto quelle sensazioni.

Quello capitato alla signora non è l'unico episodio di antisemitismo registrato in Belgio in questi giorni. Ad Anversa un negoziante ha rifiutato di servire una donna perché di religione ebraica, mentre a Liegi un bar ha appeso sulla porta il cartello: "Ingresso permesso ai cani ma non agli ebrei".