Diserbante Roundup cancerogeno, Bayer paga 11 miliardi di dollari per chiudere 100mila cause
Quasi 11 miliardi di dollari, è la cifra che si prepara a sborsare la Bayer per evitare la valanga di cause giudiziarie per danni intentate nei suoi confronti negli Stati Uniti per la vicenda dell’erbicida Roundup, accusato di essere cancerogeno per la presenza del glifosato, il principale sospettato di provocare il linfoma non-Hodgkin. Con questa mossa la multinazionale, che ha ereditato l'affare Roundup dopo l'acquisizione della Monsanto due anni fa si mieterebbe alle spalle circa il 95% delle cause in corso, Non è escluso però che chi sia rimasto fuori dall'accordo legale possa aderire successivamente. L'intesa tra Bayer e i ricorrenti che si sentono vittime dell'erbicida dovrà ora essere ratificato formalmente da un giudice della California.
"È la giusta azione al momento giusto per portare a conclusione un lungo periodo di incertezza", ha dichiarato con soddisfazione l'amministratore delegato di Bayer Werner Baumann che ha già ottenuto il via libera del consiglio di sorveglianza. Secondo i calcoli dell'azienda, circa la metà degli esborsi pari a circa 5 miliardi di dollari avverranno entro quest'anno, altri 5 miliardi nel 2021 mentre la parte restante sarà pagata nel 2022 od oltre. Nel dettaglio La società effettuerà un pagamento di circa 9,6 miliardi di dollari per risolvere l'attuale controversia sul Roundup e metterà a bilancio 1,25 miliardi di dollari per affrontare potenziali richieste future da parte di persone che hanno usato Roundup e potrebbero sviluppare il linfoma non Hodgkin negli anni a venire.
Alle vittime del glifosato andranno risarcimenti che variano da 5mila a 250mila dollari a secondo delle trattative. La scelta di Bayer di arrivare a una accordo dopo le diverse condanne a onerosi risarcimenti e il crollo delle azioni in borsa. Separatamente, la Bayer ha annunciato anche di aver accettato di pagare circa 820 milioni di dollari per liquidare la maggior parte delle richieste di risarcimento per l'acqua contaminata da bifenili policlorurati, o PCB, e fino a 400 milioni di dollari per risolvere le richieste di risarcimento relative ai danni causati da dicamba, un altro diserbante.
