Denunciata per chat erotica si difende: “E’ normale telelavoro”

Animare chat erotiche con spogliarelli e pratiche di autoerotismo e fare tutto questo da casa può essere considerato alla stregua del telelavoro? E' quello che si chiede Natalie, una porno star tedesca che oggi comparirà in un tribunale della Baviera per difendere il suo diritto a qualificarsi come una "lavoratrice da casa" di fronte alle accuse di diffondere materiale osceno che le sono state mosse da alcuni concittadini. Ebbene, la 24enne è assai celebre in Germania tra gli amanti del porno: la sua pagina facebook conta oltre 6mila "mi piace", ma altrettanti sono i suoi concittadini di Ampfing che si lamentano delle performance della ragazza, sostenendo che infangano il buon nome della loro città.
Le autorità locali hanno chiesto a Natalie di interrompere immediatamente i suoi spogliarelli, pena il pagamento di una multa da 2mila euro. Secondo l'accusa, infatti, praticare attività erotica online presso la propria abitazione non costituisce un'attività legale, dal momento che la casa non è un esercizio commerciale come tutti gli altri. Un'affermazione che però cozza terribilmente con quanto fanno migliaia di lavoratori domestici, che pure vengono regolarmente pagati per la loro attività. Ed è proprio a questa fattispecie che fa riferimento Natalie nella sua difesa, sostenendo che come tutti non lavora oltre 40 ore alla settimana e che quindi le sue attività sono pienamente lecite.