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Covid 19

Dave, l’uomo dei record: positivo Covid per 305 giorni, 7 ricoveri: “Mia moglie mi dava per morto”

Settantadue anni, 42 tamponi positivi e sette ricoveri ospedalieri: sono i numeri fatti registrare da Dave Smith, un uomo di Bristol che per 305 giorni è stato  positivo al Covid-19, il periodo più lungo finora registrato secondo gli esperti sebbene il fenomeno del “long Covid” sia da tempo noto e studiato.
A cura di Davide Falcioni
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Settantadue anni, 42 tamponi positivi e sette ricoveri ospedalieri: sono i numeri fatti registrare da Dave Smith, un uomo di Bristol che per 305 giorni è stato  positivo al Covid-19, il periodo più lungo finora registrato secondo gli esperti sebbene il fenomeno del "long Covid" sia da tempo noto e studiato. Mai nessuno, però, era arrivato a tanto.

Smith – istruttore di guida ora in pensione – si è ammalato poco meno di un anno fa, in un periodo in cui il suo sistema immunitario era ancora particolarmente fragile. Nel 2019, infatti, si era sottoposto alla chemioterapia per curare la leucemia, circostanza che potrebbe aver reso il suo organismo particolarmente debole ed esposto alle conseguenze del coronavirus. Oggi, come riporta il Guardian, il 72enne ha finalmente superato l'infezione: le sue condizioni sono buone, ma non nega di essersela vista brutta in svariate circostanze e di aver temuto il peggio: "Mia moglie ha iniziato i preparativi per il funerale cinque volte", ha raccontato con ironia. Poi ha aggiunto scherzando: "Ho chiamato tutta la famiglia per fare pace con loro. Vorrei aver tenuto la bocca chiusa adesso". In effetti in diverse occasioni amici e parenti l'hanno salutato come se sarebbe stata ormai l'ultima volta, convinti che Smith non sarebbe riuscito a sopravvivere.

L'uomo, che evidentemente ha una tempra di ferro, invece ce l'ha fatta e solo dopo 305 giorni è guarito. Il suo caso verrà presentato al Congresso Europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid) a luglio. L’uomo venne ricoverato nel maggio 2020 con tosse e febbre. Il test confermò la sua positività. Dopo essere stato dimesso la prima volta è tornato in ospedale ad agosto, settembre, ottobre e dicembre., facendo registrare 42 test PCR positivi e ben sette ricoveri. Ora sta meglio, ma ammette: "Non sarò mai più al 100% perché il Covid mi ha distrutto i polmoni – dice Smith al Guardian – Ma ogni giorno che vivo ora è un bonus".

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