24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Costruì reattore nucleare nel garage, ora pensa alla lampadina radioattiva

Nel 1994 costruì un reattore nel capannone dietro casa in Michigan negli Stati Uniti scatenando il panico, ora continua con i suoi esperimenti spiegando: “Ancora non ho lasciato un segno nella vita”.
A cura di A. P.
24 CONDIVISIONI
Immagine

Forse non gli è bastato bloccare un'intera città di 40mila abitanti nel 1994 provando a creare un reattore nucleare nel capannone della sua casa in Michigan negli Stati Uniti, ora David Hahn, conosciuto al mondo con il nome di "boy scout radioattivo" o "il boy scout nucleare" proprio a causa di quell'esperimento, ci riprova e ha in progetto di realizzare una lampadina che si illumina per 100 anni, ovviamente con l'aiuto della radioattività. Insomma all'ormai 37enne americano non sembra essere passata la voglia di sperimentare con il nucleare e come ha raccontato al Mail Online vuole continuare la sua ricerca scientifica, dalla velocità della luce al codice genetico, passando per la ricerca anti-gravità e il viaggio nel tempo, almeno sulla carta.

David dopo il disastro di due decenni fa si arruolò in marina ma successivamente gli venne diagnosticato un problema mentale e considerato schizofrenico paranoico con disturbo bipolare ed ora è in cura. "All'epoca ci possono essere stati alcuni problemi di sicurezza" amette oggi l'uomo parlando del suo esperimento nucleare da 17enne che costò circa 60mila dollari di bonifica dell'area. "Fu però una reazione eccessiva" insiste Hahn, spiegando "stavo solo costruendo un modello di reattore nucleare e non ho mai visto il capannone incandescente come hanno detto". "Cerco di imparare il più possibile perché voglio lasciare un segno nella vita. Penso di aver causato un po' di caos ma ancora non ho lasciato un segno" ha assicurato l'uomo.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views