Resta cieco e paralizzato dopo il nonnismo: costretto a bere birra e vodka con tubo in gola
"Il peggior caso di nonnismo nella storia d'America" così i genitori del 19enne Danny Santulli descrivono quanto accaduto al figlio, ora paralizzato a vita dopo essere stato costretto dagli studenti più anziani della sua università a tracannare birra da un tubo e a svuotare una intera battigia di vodka in pochi minuti come atto di coraggio durante una presunta prova di adesione a una confraternita. A seguito di quell'episodio, infatti, il giovane è rimasto paralizzato dopo aver accusato un arresto cardiaco che gli ha fatto perdere vista, parola e mobilità degli arti.
Secondo la famiglia Santulli, il giovane è stato vittima di un atto di nonnismo di una confraternita mentre era una matricola appena iscritta all'Università del Missouri. I genitori del 19enne puntano il dito contro la confraternita Phi Gamma Delta e dopo aver cercato di citare in giudizio la confraternita e altre 22 persone, stanno facendo causa individualmente a due dei ragazzi della confraternita coinvolti nei fatti.
Secondo i parenti di Danny Santulli, sarebbero loro infatti ad aver costretto il ragazzo a sottostare a quel presunto atto di nonnismo avvenuto nell'ottobre dello scorso anno. Il diciannovenne fu vittima di una intossicazione da alcol che lo portò a un arresto cardiaco con conseguenze definitive.
Il ragazzo ha subito pesanti danni al cervello, è diventato cieco e incapace di camminare o parlare e ora dipende in tutto e per tutto dalla famiglia che lo deve accudire. Secondo i parenti, è stato forzatamente costretto a bere birra attraverso un tubo e gli è stato ordinato di bere un'intera bottiglia di vodka dai suoi "padri della confraternita". Infine quando è svenuto ed è andato in arresto cardiaco, lo hanno caricato in auto e scaricato fuori dall'ospedale senza nemmeno preoccuparsi delle sue condizioni.
"Questo è il peggior caso di nonnismo mai registrato negli Stati Uniti in termini di lesioni" sostengono i legali della famiglia, ricordando che il 19enne prima del fatto era stato vessato continuamente. "Era privato del sonno, doveva comprare cose per i fratelli della confraternita con i suoi soldi e gli è stato ripetutamente ordinato di pulire le stanze dei fratelli e portare loro cibo, alcol e marijuana a tutte le ore della notte" raccontano gli avvocato sostenendo che in una occasione a "Danny era stato ordinato di arrampicarsi all'interno di un bidone della spazzatura che conteneva dei vetri rotti".
La notte dei fatti infine nessuno ha chiamato i servizi di emergenza sanitaria pur essendo palesi i suoi malesseri e solo quando hanno capito che era grave lo hanno scaricato davanti a un ospedale. Danny è finito subito in terapia intensiva dove gli hanno salvato la vita ma i danni erano ormai irreparabili.