Cos’è Poseidon, il siluro nucleare presentato da Putin che può scatenare uno “tsunami radioattivo”

Dalle profondità degli oceani emerge una nuova minaccia atomica russa: Poseidon, il super siluro a propulsione nucleare che, secondo il Cremlino, potrebbe cambiare per sempre le regole della deterrenza globale. Un nome che richiama l’antico dio greco dei mari e che oggi rappresenta la più inquietante frontiera della guerra sottomarina.
Ieri, il presidente Vladimir Putin ha annunciato il successo di un test “completo” del sistema: per la prima volta, il Poseidon sarebbe stato lanciato da un sottomarino vettore e avrebbe attivato la propria unità di potenza nucleare in mare aperto. “Non esiste nulla di simile al mondo”, ha affermato il leader russo, sottolineando come l’arma sarebbe in grado di eludere qualsiasi sistema di intercettazione.
Cosa è il super siluro Poseidon
Soprannominato Kanyon in ambito NATO, il Poseidon è un ibrido tra un siluro e un drone sottomarino autonomo, alimentato da un reattore nucleare compatto. Lungo circa 20 metri, con un diametro di 1,8 metri e un peso che si aggira attorno alle 100 tonnellate, questo colosso metallico – secondo un articolo pubblicato nel 2023 dal "Bulletin of the atomic scientists" – può viaggiare a 100 nodi (pari a circa 185 km/h) e immergersi fino a 1.000 metri di profondità.
Ma il dato più impressionante è la sua autonomia operativa, stimata in 10.000 chilometri: una distanza sufficiente per attraversare interi oceani, colpendo le coste di un continente dall’altro lato del globo. A bordo, una testata nucleare da diversi megatoni – forse fino a 100 megatoni, secondo alcune stime non confermate – renderebbe il Poseidon capace di scatenare un cataclisma sottomarino.

Lo tsunami radioattivo
Gli esperti del Bulletin of the atomic scientists lo descrivono come un’arma "apocalittica". Il suo impiego contro una città costiera potrebbe innescare uno tsunami radioattivo alto centinaia di metri, contaminando intere regioni per decenni. Gli scienziati immaginano, in caso di utilizzo, scenari da incubo: "Gli esperti strategici avvertono che il siluro Poseidon avrebbe il potenziale per devastare una città costiera, causare inondazioni radioattive e causare milioni di morti, polverizzando tutto ciò che incontra sul suo cammino e trasformando intere città in lande aride e senza vita".
Non si tratterebbe solo di distruzione fisica, ma di un colpo alla stessa stabilità strategica globale. Un ordigno capace di agire senza equipaggio umano – guidato da sistemi automatizzati e comunicazioni a distanza – introduce una nuova variabile nella dottrina nucleare: quella dell’intelligenza artificiale al comando del deterrente atomico. Una prospettiva che preoccupa analisti e governi per il rischio di errori, malfunzionamenti o persino attacchi informatici.
Il Poseidon nasce nel solco di una lunga tradizione di armi sottomarine sovietiche, dai siluri T-5 e T-15 degli anni Cinquanta fino al moderno sistema “Perimeter” (noto in Occidente come Dead Hand), pensato per garantire una rappresaglia automatica in caso di attacco nucleare devastante.
Oggi, con il Poseidon, Mosca punta a bypassare gli scudi antimissile statunitensi costruiti dopo il ritiro di Washington dal Trattato ABM nel 2002. Putin lo presenta come una risposta diretta a quella decisione, e come simbolo della nuova corsa agli armamenti che vede impegnate Russia, Stati Uniti e Cina nella modernizzazione dei rispettivi arsenali nucleari.
Il super siluro sarà ospitato a bordo di sottomarini dedicati come il Belgorod – il più grande mai costruito in Russia – e il futuro Khabarovsk. La Marina russa ne avrebbe già ordinati una trentina, da dispiegare entro la fine del decennio.

Arma reale o messaggio politico?
C’è chi sostiene che il Poseidon sia tanto una arma psicologica quanto un progetto militare concreto. Molti analisti, pur riconoscendone la pericolosità teorica, ritengono che non alteri realmente l’equilibrio nucleare globale: la Russia possiede già la capacità di distruggere qualsiasi bersaglio con missili balistici intercontinentali. Ma il valore simbolico del Poseidon – la sua promessa di un’apocalisse marina – serve a ricordare al mondo che la guerra atomica non è mai davvero un relitto del passato.