Cos’è l'”Arc de Trump”, il monumento autocelebrativo che la Casa Bianca vuole costruire a Washington

Donald Trump propone di costruire un arco trionfale ispirato all’Arc de Triomphe di Parigi, di fronte al Lincoln Memorial, per celebrare i 250 anni degli Stati Uniti. Finanziato da sostenitori privati, l’“Arc de Trump” punta a lasciare un segno monumentale nella capitale.
A cura di Davide Falcioni
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L'ego ipertrofico di Donald Trump sembra non conoscere limiti. Lo dimostra un'iniziativa presentata ieri dal capo della Casa Bianca: edificare a Washington DC un nuovo, imponente monumento, un arco trionfale ispirato all’Arc de Triomphe di Parigi, da collocare di fronte al Lincoln Memorial. Trump vorrebbe inaugurarlo nel 2026, in occasione del 250º anniversario dell’indipendenza americana.

Il progetto, ribattezzato informalmente "Arc de Trump", sarebbe finanziato privatamente dai suoi sostenitori. L’idea – nata, secondo indiscrezioni, durante una riunione nello Studio Ovale – rappresenta uno dei tasselli più ambiziosi del piano di rinnovamento estetico che Trump immagina per la capitale federale.

Secondo quanto riportato da Axios, il monumento dovrebbe sorgere sul lato della Virginia del Potomac, all’imbocco del Memorial Bridge, simbolicamente allineato con il Lincoln Memorial. L’obiettivo: creare un ingresso "degno di una nazione gloriosa", come lo stesso Trump avrebbe dichiarato a un gruppo di donatori. "Ogni volta che si attraversa quel ponte, si ha la sensazione che lì manchi qualcosa. Ora sappiamo cosa", ha detto, riferendosi all’area erbosa alla fine del ponte.

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Il progetto, illustrato da render e modelli fisici mostrati in diversi incontri privati, è firmato dall’architetto Nicolas Leo Charbonneau dello studio Harrison Design, che ha condiviso online un acquerello del futuro arco accompagnato dal commento: "America needs a triumphal arch!". Il piano si inserisce in una visione più ampia che comprende una ristrutturazione sfarzosa della Casa Bianca, con una nuova sala da ballo da 250 milioni di dollari, pavimenti in marmo e dettagli dorati, in linea con l’estetica di Mar-a-Lago, la residenza di Trump in Florida.

Nonostante l’impatto simbolico del progetto, molti osservatori lo considerano un gesto autocelebrativo più che patriottico. Alcuni critici lo hanno paragonato a un monumento di propaganda personale, mentre altri lo interpretano come un tentativo di lasciare un segno duraturo nell’architettura della capitale.

Resta incerta la tempistica: non esiste ancora una data ufficiale per l’avvio dei lavori, né un’indicazione precisa sui costi complessivi. Ma Trump ha già annunciato che parte dei fondi destinati alla sala da ballo "verranno reindirizzati per finanziare l’arco", assicurando che il progetto è "pienamente coperto".

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