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Guerra in Ucraina

Cos’è il modello Austria che può fermare la guerra in Ucraina con la “neutralità perpetua”

Il “modello Austria” consiste nella neutralità perpetua inserita nella Costituzione del Paese nel 1955, con l’accordo con l’Urss che Vienna non sarebbe mai entrata nella Nato.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Ucraina neutrale per sempre, sul modello austriaco. È da qualche giorno che viene rilanciata questa possibilità, considerata da alcuni come una strada percorribile per porre fine alla guerra cominciata da Putin con l'invasione da parte della Russia. L'ipotesi resta sullo sfondo al momento, ma non è detto che non si vada in questa direzione visto che i negoziati tra i due Paesi continuano a non dare i risultati sperati. L'incontro di ieri tra i due ministri degli Esteri è stato un vero e proprio buco nell'acqua, mentre si attende di capire quando ci sarà il quarto round di trattative in Bielorussia, anche se i primi tre non hanno quasi visto progressi.

Ma cos'è precisamente il modello Austria? E sarebbe applicabile anche in Ucraina? "La Dichiarazione di neutralità è un atto costituzionale del parlamento austriaco, promulgato il 26 ottobre 1955, con cui venne sancita la perpetua neutralità del paese – spiega la Treccani – Dal punto di vista giuridico la neutralizzazione costituzionale è affine a quella permanente, adottata per esempio da Svizzera o Città del Vaticano, pur non basandosi su un accordo internazionale: essa poggia sulla legge fondamentale di uno stato, impegnandolo a non aderire in tempo di pace ad alleanze militari (la legge austriaca vieta espressamente anche l’installazione sul territorio nazionale di basi militari straniere), e sancendo la sua volontà a rimanere estraneo a qualsiasi conflitto futuro".

Quella austriaca non fu una libera scelta, ma un compromesso politico: "Fu una conseguenza dell’occupazione militare quadripartita (statunitense, britannica, francese e sovietica) successiva alla Seconda guerra mondiale, dalla quale l’Austria poté liberarsi grazie alla firma, da parte delle potenze occupanti, del Trattato di stato del 15 maggio 1955", spiega ancora l'enciclopedia. I sovietici chiesero a Vienna di sottoscrivere anche il memorandum di Mosca, per impedirle di unirsi alla Nato per sempre.

L'accordo, in sostanza, ha funzionato. Oggi l'Austria non fa parte della Nato ed è rimasta sostanzialmente neutrale, a parte alcune missioni di pace a cui collabora. Questo non le ha comunque impedito di entrare nell'Unione europea nel 1995. L'ostacolo maggiore a questa ipotesi potrebbe essere proprio l'Ucraina, che non è detto accetterebbe una soluzione simile. In primis perché non è detto che questo la risparmierebbe da nuovi attacchi e poi perché servirebbe una riforma costituzionale, visto che la legge di Kiev prevede la possibilità di entrare nella Nato. Certo i negoziati dovranno andare avanti e non è detto che, con l'andare del tempo, l'ipotesi di una neutralità perpetua non prenda davvero piede.

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