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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Cosa vuole fare il governo Nethanyahu a Gaza: no all’annessione, ma ci sarà occupazione

Israele non annetterà l’intera Striscia ma l’occupazione ci sarà. In attesa del via libera dal gabinetto di sicurezza per ampliare le operazioni militari a Gaza, il premier israeliano ha assicurato che non intende annetterla ma controllarla tramite un “governo civile” affidato alle forze arabe “per garantirne la sicurezza”.
A cura di Giulia Casula
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Israele non annetterà l'intera Striscia di Gaza ma l'occupazione ci sarà. Mentre è in corso la riunione del gabinetto politico di sicurezza nell'ufficio del primo ministro a Gerusalemme, emergono i primi dettagli sul piano di conquista di Gaza. In un intervista rilasciata a Fox News, Benjamin Netanyahu ha assicurato che non darà il via a un'operazione di annessione ma intende assumerne il controllo (seppur non in maniera permanente, sostiene).

In cosa consiste il piano di Netanyahu

"Non vogliamo mantenerlo. Vogliamo avere un perimetro di sicurezza e non vogliamo governarlo", ha spiegato aggiungendo che l'obiettivo è "consegnare la Striscia alle forze arabe che lo governeranno in modo adeguato e non ci minacceranno". La strategia israeliana nell'enclave palestinese verrà definita nella riunione del gabinetto di sicurezza, ma il premier ha anticipato che a gestire Gaza sarà "un governo civile" che non abbia nulla a che fare con Hamas. "Per garantire la nostra sicurezza, intendiamo rimuovere Hamas dalla zona, consentire alla popolazione di essere libera… e affidare la zona a un governo civile che non sia né Hamas né chiunque promuova la distruzione di Israele", ha spiegato.

Israele quindi "non vuole annettere Gaza", ha affermato, ma piuttosto "stabilire un perimetro di sicurezza". Non è chiaro in che modalità Tel Aviv intenda procedere e quale sarà l'effettivo grado di controllo che alla fine eserciterà sulla Striscia. "Vogliamo consegnarla alle forze arabe che la governeranno correttamente senza minacciarci e garantendo agli abitanti di Gaza una vita dignitosa. Questo non è possibile con Hamas", ha detto ancora.

In particolare, secondo quanto riportato da Channel 12 la conquista dell'enclave prevede un'attività militare graduale che durerà dai 4 ai 5 mesi. L'esercito di Difesa israeliano inizierà con la presa di Gaza city, costringendo gli abitanti all'evacuazione. Si tratta di circa un milione di persone, la metà dei residenti della Striscia. L'operazione dovrebbe includere tra le altre cose la costruzione delle infrastrutture che dovranno ospitare i migliaia di sfollati. Teoricamente, verrà previsto anche l'ingresso di nuovi aiuti. Su questo punto tuttavia, sono parecchie le perplessità soprattuto alla luce delle condizioni di malnutrizione a cui sono stati sottoposti per mesi i palestinesi a causa del blocco degli aiuti imposto da Israele.

L'operazione di occupazione totale della Striscia ha incontrato anche il via libera di Washington, nonostante Donald Trump abbia evitato di sbilanciarsi nelle ultime ore. "Dipenderà da Israele", ha dichiarato. A quanto risulta, l'amministrazione statunitense avrebbe suggerito di incrementare i centri di distribuzione degli aiuti, che attualmente sono solo 4 gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation e di portali a 16, promettendo anche lo stanziamento di nuovi fondi fino a un miliardo di euro.

I familiari degli ostaggi chiedono a Netanyahu di fermare l'occupazione

Nel corso della riunione del suo gabinetto Netanyahu dovrebbe chiedere l'ok per ordinare all'Idf di ampliare le operazioni militari sulla Striscia e l'autorizzazione decidere le modalità di occupazione assieme al ministro della Difesa Israel Katz. Intanto, davanti alla sede del governo si sono radunati i parenti degli ostaggi detenuti nell'enclave, contrari ad una operazione militare che ne metterebbe a rischio la loro vita. I familiari infatti, hanno chiesto al premier israeliano id lavorare a un'iniziativa differente per porre fine al conflitto e mettere gli ostaggi in sicurezza. "Accettare l'accordo, porre fine alla guerra" e "la pressione militare uccide gli ostaggi", sono gli slogan gridati dai manifestanti.

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