Cosa c’è di tanto interessante nella telefonata tra Witkoff e Ushakov per discutere del piano per l’Ucraina

Bloomberg ha diffuso una telefonata di poco più di cinque minuti, avvenuta il 14 ottobre, che getta nuova luce sul tentativo di Washington e Mosca di sondare un possibile negoziato sull’Ucraina. Protagonisti del colloquio sono Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump e autore del cosiddetto piano dei 28 punti, e Yuri Ushakov, il consigliere più alto in grado per la politica estera del Cremlino.
Witkoff arriva alla chiamata forte del successo del "piano di Gaza", un risultato che lo stesso interlocutore russo riconosce apertamente. Ed è proprio questo clima di apparente collaborazione a spingere l’emissario di Trump a proporre un modello simile per sbloccare il fronte ucraino: un nuovo documento, venti punti da costruire insieme.
L’inviato americano fornisce anche alcune indicazioni operative. Suggerisce a Ushakov come e quando Putin dovrebbe contattare Trump, consigliando espressamente di farlo prima della visita di Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, programmata per il 17 ottobre. Il Cremlino seguirà quel consiglio: il 16 ottobre, su richiesta russa, Putin e Trump parlano per due ore e mezza.
Il progetto dei 28 punti verrà poi formalizzato, e il 14 novembre presentato alla controparte ucraina, nelle mani del consigliere di Zelensky, Rustem Umerov, che coinvolgerà il presidente in viva voce. La risposta di Kiev sarà netta: il piano è ritenuto "inaccettabile" perché troppo sbilanciato a favore della Russia.
Mosca, invece, giudica "inaccettabile" la pubblicazione stessa dell’audio, paragonandola a un atto di guerra ibrida. Mentre Trump, dal canto suo, difende Witkoff: "È una cosa normale. Deve vendere questo all'Ucraina, deve vendere l'Ucraina alla Russia. È quello che fa un mediatore. Immagino che stia dicendo la stessa cosa all'Ucraina, perché entrambe le parti devono dare e ricevere".
Di seguito, la trascrizione integrale in italiano della telefonata, così come pubblicata da Bloomberg.
Trascrizione integrale
Steve Witkoff: Ciao Yuri.
Yuri Ushakov: Sì Steve, ciao, come stai?
SW: Bene Yuri. Come va?
YU: Sto bene. Congratulazioni, mio amico.
SW: Grazie.
YU: Hai fatto un grande lavoro. Davvero un grande lavoro. Grazie mille. Grazie, grazie.
SW: Grazie Yuri e grazie per il tuo sostegno. So che il tuo Paese lo ha sostenuto e te ne ringrazio.
YU: Sì, sì, sì. Sì. Sai che per questo abbiamo sospeso l’organizzazione del primo summit russo-arabo.
SW: Sì.
YU: Sì, perché pensiamo che tu stia facendo il vero lavoro lì nella regione.
SW: Be’, ascolta. Ti dico una cosa. Io penso… penso che se riusciamo a risolvere la questione Russia-Ucraina, tutti salteranno di gioia.
YU: Sì, sì, sì. Sì, devi risolvere solo un problema. [ride]
SW: Quale?
YU: La guerra russo-ucraina.
SW: Lo so! Come la risolviamo?
YU: Mio amico, voglio solo un tuo consiglio. Pensi che sarebbe utile se i nostri capi parlassero al telefono?
SW: Sì, lo penso.
YU: Lo pensi. E quando credi che potrebbe essere possibile?
SW: Credo che non appena lo suggerirete, il mio è pronto a farlo.
YU: Ok, ok.
SW: Yuri, Yuri, ecco cosa farei. La mia raccomandazione.
YU: Sì, ti prego.SW: Io farei la chiamata e semplicemente ribadirei le congratulazioni con il presidente per questo risultato, che lo hai sostenuto, lo hai sostenuto, che rispetti il fatto che sia un uomo di pace e che sei davvero contento di aver visto accadere tutto ciò. Io direi questo. Penso che da lì ne uscirà una telefonata davvero buona.
Perché – lascia che ti dica cosa ho detto al Presidente. Ho detto al Presidente che tu – che la Federazione Russa ha sempre voluto un accordo di pace. Questa è la mia convinzione. L’ho detto al Presidente, credo in questo. E credo che la questione sia – il problema è che abbiamo due nazioni che fanno fatica a trovare un compromesso, e quando ci riusciremo avremo un accordo di pace. Sto anche pensando che magari potremmo predisporre un piano di pace in 20 punti, proprio come abbiamo fatto a Gaza. Abbiamo messo insieme un piano Trump in 20 punti, 20 punti per la pace, e penso che potremmo fare la stessa cosa con voi. Il mio punto è questo…
YU: Ok, ok mio amico. Penso che questo punto i nostri leader potrebbero discuterlo. Ehi Steve, sono d’accordo con te che lui si congratulerà, dirà che il signor Trump è un vero uomo di pace e così via. Questo lo dirà.
SW: Ma ecco cosa penso sarebbe straordinario.YU: Ok, ok.
SW: E se… e se… ascoltami…
YU: Ne parlerò con il mio capo e poi tornerò da te. Ok?
SW: Sì, perché ascolta quello che sto dicendo. Vorrei solo che tu dicessi, magari solo dicessi questo al Presidente Putin, perché sai che ho il massimo rispetto per il Presidente Putin.
YU: Sì, sì.
SW: Magari potrebbe dire al Presidente Trump: sai, Steve e Yuri hanno discusso un piano molto simile, un piano di pace in 20 punti, e questo potrebbe essere qualcosa che, pensiamo, potrebbe smuovere un po’ la situazione, siamo aperti a questo genere di cose – a esplorare cosa ci vorrà per arrivare a un accordo di pace. Ora, tra me e te, io so cosa ci vorrà per arrivare a un accordo di pace: Donetsk e magari uno scambio di territori da qualche parte. Ma dico: invece di parlarne in questi termini, parliamo in modo più speranzoso, perché penso che arriveremo a un accordo qui. E penso, Yuri, che il Presidente mi darà molto spazio e discrezionalità per arrivare all’accordo.
YU: Capisco…
SW: …quindi se possiamo creare quell’occasione in cui, dopo questo, io parlo con Yuri e abbiamo una conversazione, penso che potrebbe portare a grandi cose.
YU: Ok, suona bene. Suona bene.
SW: E un’ultima cosa: Zelenskyy viene alla Casa Bianca venerdì.
YU: Lo so. [ridacchia]
SW: Andrò a quell’incontro perché mi vogliono lì, ma penso che – se possibile – sarebbe bene avere la chiamata con il vostro capo prima dell’incontro di venerdì.
YU: Prima, prima, sì?
SW: Corretto.
YU: Ok, ok. Ho capito il tuo consiglio. Quindi ne parlerò con il mio capo e poi torno da te, ok?
SW: Ok Yuri, a presto.
YU: Benissimo, benissimo. Grazie mille. Grazie.
SW: Ciao, ciao.
YU: Ciao.