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Terremoto in Turchia e Siria

Come inviare donazioni in Turchia e Siria dopo il terremoto: i numeri e le raccolte fondi

Dalla Croce Rossa a Save The Children, ecco le organizzazioni che stanno organizzando aiuti dall’Italia alle popolazioni di Turchia e Siria, colpite dal violento terremoto del 6 febbraio.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre si continua a scavare tra le macerie provocate dal terremoto che nella notte tra domenica e lunedì scorso ha portato morte e distruzione al confine tra Siria e Turchia, si muove la macchina della solidarietà a favore delle popolazioni colpite.

La situazione è particolarmente difficile soprattutto nel Nord della Siria, alle prese con una guerra che va avanti da 12 anni e dove ci sono quasi 7 milioni di sfollati, di cui 3 milioni sono minori. Per questo, Ong e associazioni internazionali si stanno muovendo per portare con urgenze nelle zone colpite dal sisma in primis beni di prima necessità, tra cui indumenti, cibo e medicine.

Come inviare donazioni in Turchia dall'Italia: la raccolta fondi della Croce Rossa

Anche dall'Italia è possibile inviare il proprio contributo. Tra gli appelli arrivati nelle scorse ore c'è quello di Rosario Velastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, che ha lanciato tramite i canali web dell'organizzazione una raccolta fondi per soccorrere le popolazioni turca e siriana nelle ore drammatiche post terremoto.

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"Croce Rossa è pronta a inviare aiuti umanitari e a partecipare ai soccorsi internazionali. La raccolta fondi e il sostegno che verrà a questo appello urgente ci consentiranno di concentrare nel modo migliore la spinta di tanti ad aiutare. Chiunque può donare e dare il proprio aiuto di fronte a tanta drammatica devastazione. Il nostro pensiero costante va alle vittime e ai soccorritori della Mezzaluna Rossa Turca e Siriana che si stanno prodigando sin da subito", ha aggiunto Valastro.

Sin dalle prime ore del mattino, dopo la prima devastante scossa con epicentro a Kahramanmaraş nella provincia di Gaziantep, in Turchia – si legge sul sito web della Croce Rossa – "la Consorella Turca ha predisposto l'invio di tende, materiale paramedico, viveri e beni di prima necessità. Sono ore drammatiche in cui il freddo e le temperature rigide non aiutano i soccorsi. La Mezzaluna Rossa Siriana sta intervenendo con operatori e volontari da stanotte per assistere le persone ferite ad Aleppo, Hama e Lattakia e Tartous e per cercare di portare in salvo il maggior numero di persone rimaste intrappolate durante il crollo delle abitazioni. Le squadre della Mezzaluna Rossa Turca sono attive in dieci province delle regioni meridionali e sud orientali, aree maggiormente colpite dal sisma".

La raccolta fondi di Save The Children per il terremoto in Turchia e Siria

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Anche Save The Children ha aperto una raccolta fondi sul proprio sito internet, ricordando anche che le temperature gelide, le strade e gli aeroporti danneggiati stanno rendendo difficile per le agenzie e le organizzazioni umanitarie e che bisogna agire in fretta.

Non solo: dall'Italia è inoltre già sbarcato ad Adana, in Turchia, un contingente di 50 vigili del fuoco dei team Usar di Toscana e Lazio. Mentre è stato predisposto l'invio di altre unità e beni essenziali, compreso il necessario per attrezzare un importante ospedale da campo e una apposita nave della Difesa, messa a disposizione dalla Marina Militare.

Al via, infine, una raccolta fondi promossa unitariamente da Croce Rossa, Unhcr e Unicef con il sostegno della Rai: un solo numero solidale, il 45525, permetterà alle tre organizzazioni, da sempre impegnate attivamente nelle crisi internazionali, di portare un aiuto concreto e testimoniare la generosa vicinanza dell’Italia.

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