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Colpo di stato in Madagascar, cosa sta succedendo e perché l’esercito ha cacciato il presidente

Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha denunciato un tentativo di colpo di Stato dopo che i militari hanno annunciato di aver preso il potere a seguito di settimane di violente proteste che chiedevano le sue dimissioni. Il capo di Stato ha lasciato il Paese per ragioni di sicurezza e ora si troverebbe a Dubai.
A cura di Giulia Casula
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È caos in Madagascar. Il presidente Andry Rajoelina ha denunciato un tentativo di colpo di Stato dopo che i militari hanno annunciato di aver preso il potere a seguito di settimane di contestazioni. Il colonnello Michael Randrianirina, capo dell'unità militare denominata CAPSAT, ha dichiarato che verrà creato "un comitato composto da ufficiali dell'esercito, della gendarmeria e della polizia nazionale" con funzioni civili, che nel giro di pochi giorni verrà formato un nuovo governo e che entro i prossimi "18 mesi o due anni" verranno convocate nuove elezioni.

L'annuncio arriva dopo la decisione del presidente di sciogliere l'Assemblea nazionale prima che votasse contro di lui per destituirlo. "Conformemente alle disposizioni dell'articolo 60 della Costituzione, l'Assemblea nazionale è sciolta", ha comunicato con un decreto diffuso sulla pagina Facebook della presidenza. Rajoelina ha escluso ieri le proprie dimissioni, nonostante le violente proteste di piazza degli scorsi giorni affinché abbandonasse il suo posto.

Da diversi giorni il capo di Stato vive nella clandestinità per timore di ripercussioni sulla sua vita. Ha fatto sapere di essere in un "luogo sicuro" dopo un "tentato omicidio", senza precisare dove si trovi. "Sono stato costretto a trovare un posto sicuro per proteggere la mia vita. In tutto questo, non smetto mai di cercare soluzioni", ha dichiarato su Facebook. "Ho preso misure per proteggere la mia vita e prevenire spargimenti di sangue tra il popolo malgascio. Sono attualmente in missione all'estero. Un complotto per uccidermi è stato fomentato da alcuni gruppi e preparato prima del 25 settembre (data di inizio delle proteste nel Paese), ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli. "C'è un solo modo per risolvere questi problemi, ed è rispettare l'attuale Costituzione del Paese".

Il capo di Stato avrebbe lasciato il Paese a bordo di un aereo francese e la fuga sarebbe avvenuta in accordo con il presidente francese Emmanuel Macron. Insieme con la famiglia, riferisce l'emittente Radio France Internationale (Rfi), si troverebbe a Dubai. L'Ufficio della presidenza ha pubblicato una nota in cui chiarisce che "la Repubblica del Madagascar non può essere tenuta in ostaggio con la forza" e che il voto dell'Assemblea è "privo di fondamento giuridico e contrario alle disposizioni della Costituzione".

Sciogliendo l'Assemblea nazionale, Rajoelina ha di fatto bloccato qualsiasi procedura di impeachment. La Camera bassa si è comunque riunita straordinariamente e ha votato con 130 voti a favore della rimozione del presidente, ben al di sopra della soglia costituzionale dei due terzi richiesta dall'Aula, composta da 163 membri. Nel frattempo, l'Unione africana ha annunciato l'invio di una delegazione di alto livello e ha chiesto di rafforzare il suo ufficio di collegamento nel Paese, a seguito delle violente manifestazioni e del degenerare della crisi politica.

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