Colpito ai genitali in uno scherzo a scuola, 12enne rischia di perdere i testicoli

Per tutti era uno dei tanti scherzi tra ragazzini a scuola, un colpo a sorpresa nella parte dei genitali, ma questa volta il gesto ha rischiato di trasformarsi in dramma per un adolescente britannico di 12 anni, Bailey Summers, che ha rischiato di perdere i testicoli per il violento colpo subito in classe. Una volta tornato a casa, infatti, ha iniziato ad accusare dolori sempre più forti tanto da dover ricorrere alle cure mediche in ospedale dove infine lo hanno dovuto operare d'urgenza. Tutto è iniziato giovedì pomeriggio a scuola quando un compagno lo ha colpito ai genitali per gioco, il ragazzo dolorante ha proseguito le lezioni ma una volta tornato a casa i dolori sono aumentati tanto da non potersi più nemmeno sedere.

"Mio figlio piangeva, urlava e mi implorava di aiutarlo. È stato un incubo vederlo così pietrificato dal dolore. È stato straziante" ha raccontato ai tabloid locali la madre del minore , Emmajayne, aggiungendo: "Quando i medici mi hanno detto che dovevano operarlo ho temuto il peggio, pensavo che avrebbe perso per sempre la sua virilità". "In ospedale non hanno nemmeno avuto il tempo di dargli una crema anestetica mentre lo curavano" ha aggiunto la donna, ricordando: "In 20 minuti, mio ​​figlio è stato preparato per essere portato in sala operatoria". I medici hanno spiegato che il dolore ai testicoli deve essere trattato entro quattro ore altrimenti è necessaria la rimozione. "Ho avuto un modulo per dire che approvavo la rimozione di entrambi i testicoli se necessario e ho dovuto firmare" ha spiegato la donna.

Fortunatamente l'intervento chirurgico al James Cook University Hospital di Middlesbrough è andato benissimo e i medici sono riusciti a salvargli entrambi i testicoli. Ora il ragazzino deve stare a riposto per diverse settimane e non può andare a scuola . "Rischia di perdere l'anno scolastico a causa di una stupida mania" ha affermato Emmajayne, spiegando che i colpi di questo genere stanno diventando una consuetudine a scuola e nessuno fa niente per fermare i ragazzini.