Clima, accordo UE per ridurre del 40% del emissioni di gas serra entro il 2030

Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, ha annunciato su twitter l'accordo raggiunto sul "pacchetto clima 2030" raggiunto dai vertici UE: "Buone notizie per il clima, per la salute dei cittadini, per i lavori sostenibili e per i colloqui in vista di Parigi 2015". La misura varata prevede l'abbattimento del 40% delle emissioni nocive di gas serra entro il 2030 nell'insieme dell'Unione Europea rispetto ai livelli del 1999, puntando inoltre a portare al 27% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. L'abbattimento delle emissioni di anidride carbonica è stato definito obbligatorio e prioritario nel vertice dei 28 rappresentanti.
Sul fronte delle interconnessioni delle reti energetiche L'Unione Europea ha trovato un'intesa per arrivare a una quota del 15% entro il 2030 e del 10% entro il 2020. Van Rompuy ha dichiarato che l'UE si impegnerà a studiare tutte le possibili forme di sostegno anche finanziario affinché le reti energetiche vengano interconnesse, riducendo potenzialmente gli sprechi energetici e di conseguenza l'inquinamento: "E' un risultato positivo su un accordo ambizioso – ha detto ancora Van Rompuy – che consentirà all'Europa di presentarsi con le carte in regola alla riunione internazionale sul clima che si terrà l'anno prossimo a Parigi". Il Presidente del Consiglio UE ha aggiunto che l'accordo potrà creare "posti di lavoro sostenibili" e rilanciare la "competitività ".
Centrale – nell'ambito di una discussione durata ben otto ore – è stata la questione della ripartizione degli oneri, considerando soprattutto che i paesi dell'Europa Orientale, più poveri, si basano ancora fortemente sui combustibili fossili come il carbone rispetto a quelli ricchi che, come Francia e Germania, utilizzano maggiormente sia il nucleare che le fonti rinnovabili. La Polonia – insieme ad altri paesi dell'area orientale – ha ottenuto un "pacchetto di compensazione" per la modernizzazione dei sistemi energetici.