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Cisgiordania: uccisi un attivista palestinese e un israeliano. Arrestato leader di Hamas

Sale a 44 il numero di morti palestinesi dall’inizio della Terza Intifada. Otto invece le vittime israeliane.
A cura di Davide Falcioni
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Uday Hashim al-Masalma, un attivista palestinese di 24 anni, è stato ucciso questa mattina dalle forze armate israeliane durante gli scontri avvenuti a Beit Awwa (ovest di Hebron). A renderlo noto è stato il Ministero della salute dell’Autorità palestinese. Secondo fonti mediche locali, il giovane sarebbe stato raggiunto da un proiettile alla testa e sarebbe morto sul colpo. Il portavoce dell'esercito israeliano tuttavia ha spiegato che il 24enne è stato assassinato dopo aver accoltellato un soldato israeliano durante la “violenta rivolta” in corso a Beit Awwa. I militari, secondo la versione ufficiale di Tel Aviv, avrebbero dunque “risposto con proiettili veri” all’aggressione compiuta dal giovane. Il militare aggredito è rimasto ferito lievemente e non è stato portato in ospedale per le cure mediche.

L'attivista di Hebron è la 44esima vittima palestinese da quando, nei primi giorni di ottobre, sono cominciate le proteste palestinesi denominate “Intifada dei coltelli” o “Intifada al-Aqsa”. Otto le vittime israeliane, l'ultima stamattina. Come rivela Nena News, che cita Ha’Aretz, l’uomo, uscito dalla sua automobile colpita da una sassaiola, è stato travolto da un'altra macchina ed è deceduto per le ferite riportate. Inutili i tentativi di rianimazione compiuti da una unità del Magen David Adom (la Croce rossa d’Israele) giunta sul posto. Tra i morti di questi 20 giorni di guerriglia c'è anche un richiedente asilo eritreo, ucciso ieri "per errore" perché scambiato dai soldati israeliani un "terrorista arabo".

Intanto questa mattina in seguito a un'operazione compiuta dagli uomini dei servizi segreti israeliani è stato arrestato in Cisgiordania Hassan Yussef, uno dei principali leader di Hamas, dirigente politico ma anche riferimento spirituale per i sostenitori dell'organizzazione islamista, un tempo considerato dell'ala moderata del movimento. L'uomo è stato arrestatonella sua casa di Beitunia, a sud-est di Ramallah, in Cisgiordania, nel corso di un blitz dello Shin Bet.

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