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Covid 19

Cina, continua il lockdown a Xi’an: per 13 milioni di persone è impossibile accedere a cibo e medicine

Sono 13 milioni i cittadini bloccati in casa a Xi’an, in Cina. La situazione è diventata ormai drammati: i residenti non riescono più ad accedere a cibo e medicinali.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Cina non molla la sua strategia "zero Covid" e insiste sulle chiusure generalizzate per estirpare il virus in occasione dell'inizio dei giochi invernali di Pechino. Da dicembre la città di Xi'an è ostaggio di un lockdown generale: 13 milioni di residenti confinati nelle loro case per 1.600 casi di positività segnalati. Il numero impallidisce rispetto alle curve di contagio di molti altri Paesi, ma le autorità nazionali e regionali hanno comunque voluto impedire ai cittadini tutti gli spostamenti non necessari: i residenti non possono lasciare le loro abitazioni se non per sottoporsi ai tamponi. Sono le forze dell'ordine a dover procurare la spesa ai civili: gli agenti vengono assegnati ai diversi quartieri per garantire non solo il rispetto delle norme, ma anche le necessità.

Xi'an ha accolto il 2022 con strade deserte, negozi chiusi e un aeroporto vuoto. Si tratta del blocco più severo dai tempi di Wuhan, quando la prima ondata di Covid ha costretto 11 milioni di persone in casa. Nonostante l'impegno a cercare di soddisfare i bisogni dei civili, sono tantissime le persone che non riescono ad accedere ai servizi medici o anche solo ai supermercati. Contro il governo locale si è scatenato (soprattutto online) l'odio dei residenti che ogni giorno sono sottoposti a test di massa e controlli continui da parte delle forze dell'ordine. La scorsa settimana i media internazionali e nazionali hanno a lungo discusso della gogna pubblica alla quale sono state sottoposte 4 persone ritenute responsabili di aver violato le restrizioni anti-Covid mentre appena pochi giorni fa una conferenza stampa del governo in livestream è stata invasa dalle richieste di aiuto della popolazione che chiedeva di poter accedere ai generi alimentari. L'imbarazzo delle autorità ha portato a un repentino oscuramento dei commenti. La questione però ha continuato a essere centrale su internet: su Weibo, il Twitter cinese, sono in molti a lamentare le condizioni difficili di queste settimane.

I residenti raccontano di non aver potuto fare scorte di cibo prima del lockdown. Le autorità locali, infatti, avevano fatto sapere di non aver intenzione di imporre chiusure improvvise e che la situazione, sia dal punto di vista dei contagi che delle provviste disponibili, non era preoccupante. Nei primi giorni del blocco generalizzato, ogni famiglia poteva affidarsi a una persona per fare la spesa ogni due giorni. I casi però hanno continuato ad aumentare e i residenti sono stati costretti a casa anche in quelle occasioni con la promessa di aiuto da parte delle forze dell'ordine. Il sistema, però, sembra aver fallito. Nel frattempo i media locali mostrano immagini di rifornimenti in arrivo nei complessi residenziali, ma su Weibo sono in tanti ad aver detto di non aver mai ricevuto quel cibo. La carenza di approvvigionamento infatti è stata alleviata soltanto in alcuni quartieri, in genere i più ricchi.

Ingestibili anche i controlli effettuati dalla polizia locale. Di recente diffusione sono le immagini di un uomo picchiato per aver cercato di portare ad alcuni familiari dei panini a vapore. Le immagini virali in Cina mostrano il pane a terra accanto al corpo dell'uomo aggredito. Le rimostranze della popolazione ha portato la polizia a prendere provvedimenti nei confronti dei due poliziotti, puniti con una multa di 200 yuan (30 dollari) e una detenzione di 7 giorni. Troppo poco, dicono i cinesi online.

In tantissimi hanno provato a lasciare la città : un uomo ha camminato per 100 chilometri sulla catena montuosa del Qinling per evitare i posti di blocco di Xi'an. Il cittadino è stato individuato e messo in quarantena il 24 dicembre, 8 giorni dopo l'inizio del suo viaggio. Un altro residente ha cercato di tornare nella sua città natale pedalando per dieci ore durante la notte. Individuato è stato messo in quarantena e multato.

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