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Covid 19

Chi ha finanziato e scoperto il vaccino anti covid russo Sputnik, il più efficace di tutti

Il vaccino russo anti covid Sputnik V ha dimostrata un’efficacia del 91,6 per cento e una notevole tollerabilità. Si tratta di un antidoto sviluppato da un antico e rinomato istituto di ricerca russo, il Gamaleya Research Institute e fortemente voluto da Putin che ne ha finanziato lo sviluppo attraverso il fondo RDIF, un fondo sovrano di Mosca affidato a un suo fedelissimo che ora è responsabile delle trattative sull’esportazione.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la pubblicazione dei  risultati di uno studio di Fase 3 su The lancet, la comunità scientifica è concorde nel ritenere che ora il mondo può cantare su un altro vaccino anti covid efficace e sicuro, stiamo parlando del vaccino russo Sputnik V, del quale è stata dimostrata un’efficacia del 91,6 per cento e la notevole tollerabilità. L'antidoto al coronavirus che presto sarà valutata dall’Agenzia Europea per i Medicinali per l’approvazione all’uso di emergenza anche in Europa in realtà già è stato approvato da tempo in Russia e inoculato alla popolazione locale. Del resto si tratta di un antidoto fortemente voluto dal Cremlino in piena pandemia per essere indipendente dalle case farmaceutiche americane e occidentali in generale ma anche per mostrare la potenza tecnologica e scientifica di Mosca.

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Chi ha scoperto il vaccino russo Sputnik

Il vaccino Sputnik V, sviluppato dall’Istituto di ricerca Gamaleya insieme al Ministero della Salute di Mosca, infatti, è stato approvato dal governo russo già l’11 agosto scorso non senza grandi polemiche visto che erano in corso ancora i test e anzi la fase tre di sperimentazione era stata appena avviata e questo ha contribuito non poco anche alla diffidenza del mondo occidentale verso questo antidoto. L'annuncio era arrivato direttamente dal Vladimir Putin alla televisione nazionale spiegando addirittura che anche una delle sue figlie era già stata vaccinata con il farmaco anticovid.

Chi ha finanziato la ricerca sul vaccino anticovid Sputnik

Del resto se a sviluppare il vaccino Sputnik V è stato un antico e rinomato istituto di ricerca russo, il Gamaleya Research Institute che da giorni è in contatto anche con l'Agenzia Europea per i Medicinali che dovrebbe autorizzare l'uso in emergenza in tempi piuttosto rapidi, a finanziare il costosissimo progetto è stato lo stesso governo russo attraverso il fondo RDIF, un fondo sovrano di Mosca  istituito nel 2011 per effettuare investimenti diretti nel Paese e al cui vertice c'è Kirill Dmitriev, un fedelissimo di Putin.

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Vaccino sputnik già approvato in diversi Paesi

Non a caso il vaccino Sputnik V è stato usato da Mosca per allargare la sua sfera di influenza in altri Paesi e riallacciare rapporti con l'Ue. Lo stesso Fondo Russo per gli Investimenti Diretti infatti è l'unico responsabile delle trattative sull'esportazione e produzione all'estero di questo farmaco e Dmitriev ha annunciato che la Russia sarebbe in grado di fornire all’Unione Europea 100 milioni di dosi di vaccino, sufficienti a vaccinare 50 milioni di persone, durante il prossimo trimestre dell’anno. L'Ungheria è stata il primo Paese dell'Unione Europea ad aver già registrato lo Sputnik V. In precedenza l'uso di questo preparato però era stato già autorizzato dalle autorità competenti di Emirati Arabi, Argentina, Bolivia, Serbia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan, Bielorussia Iran , Repubblica di Guinea, Tunisia e Armenia.

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