Catherine Connolly eletta con oltre il 63% di voti, chi è la nuova presidente dell’Irlanda

Catherine Connolly è la nuova presidente dell'Irlanda. La candidata indipendente, sostenuta da tutti i maggiori partiti di sinistra, è stata eletta con oltre il 63% dei voti, a fronte del 29,5% raccolto dalla rivale Heather Humphreys.
L'esito del voto è stato annunciato al Castello di Dublino dal responsabile elettorale Barry Ryan, dopo il completamento dello spoglio in tutti i 43 collegi.
Connolly dopo l'elezione: "Sarò presidente inclusiva per tutti"
Nel suo discorso celebrativo Connolly ha promesso di essere "una presidente inclusiva per tutti". "Sarò una voce per la pace, che rafforza la nostra politica di neutralità, che riconosce la minaccia esistenziale del cambiamento climatico e valorizza il lavoro straordinario svolto in tutto il Paese", ha aggiunto.
La candidata sconfitta le ha augurato "tutto il meglio", mentre il vicepremier Simon Harris ha espresso "sincere congratulazioni".
La 68enne prende il posto di Michael D. Higgins, presidente dal 2011, che ha già ricoperto due mandati di sette anni, il massimo previsto dalla legge irlandese. Connolly sarà la terza donna a ricoprire la carica.
Chi è la nuova presidente della Repubblica d'Irlanda
Ex avvocata, psicologa e parlamentare indipendente dal 2016, ha ottenuto il sostegno del movimento indipendentista Sinn Féin, del Partito Laburista e dei Socialdemocratici.
All'inizio della campagna elettorale era considerata una candidata improbabile, diventando la favorita dopo il ritiro di Jim Gavin, candidato del Fianna Fail, il partito di centrodestra.
Cresciuta a Shantalla, un sobborgo di Galway, in una famiglia di 14 figli, ha conseguito un master in psicologia clinica presso l'Università di Leeds nel 1981 e, nel 1989 una laurea in giurisprudenza presso l'Università di Galway, diventando avvocata nel 1991.
Ha iniziato la sua carriera nel Consiglio comunale di Galway nel 1999, diventando sindaca cinque anni. Nel 2006 aveva lasciato il partito laburista, quando le fu impedito di correre accanto a Higgins nelle elezioni parlamentari.
La nuova Presidente sempre espresso posizioni contro Israele e a settembre avevano suscitato polemiche le sue dichiarazioni su Hamas, definito "parte integrante del popolo palestinese".
In seguito, ha affermato di “condannare fermamente” le azioni di Hamas del 7 ottobre, criticando al contempo Israele per aver compiuto quello che lei ha definito un genocidio a Gaza. Ha spesso accusato la Nato di avere una posizione che alimenta la guerra in Ucraina ed è considerata da molti euroscettica.
Gli errori degli avversari e la scarsa affluenza
Tra i fattori che hanno pesato sulla vittoria della nuova presidente ci sono anche gli errori degli avversari e la scarsa affluenza. I partiti al governo infatti si sono autosabotati, come ricorda il Guardian.
Il Fianna Fáil, partito di cui è leader l'attuale primo ministro (Taoiseach) Micheál Martin, ha presentato un esordiente, Jim Gavin, che ha faticato e si è ritirato dalla corsa a causa di uno scandalo finanziario.
Anche la candidata originale del partito Fine Gael, Mairead McGuinness, si è ritirata adducendo problemi di salute, così il partito si è rivolto a Heather Humphreys, ma gli elettori l'hanno trovata poco incisiva.
L'altro fattore determinante, come anticipato, è stata l'astensione. L'affluenza è stata stimata intorno al 46% e tante persone hanno deliberatamente annullato il proprio voto, a dimostrazione della frustrazione per la mancanza di candidati alternativi.