Brasile, bimba di 8 anni uccisa mentre è con la nonna: “Colpo esploso dalla polizia”
Uccisa da un colpo di pistola mentre si trovava sul furgone della nonna. È morta a soli 8 anni Ágatha Félix, ennesima vittima innocente degli scontri nella favela Complexo Alemão, a Nord di Rio de Janeiro, in Brasile. Stava tornando a casa lo scorso venerdì sera quando è stata colpita alla schiena da uno dei 70 proiettili esplosi dalla polizia per mettere a tacere le proteste, che vanno ormai avanti da mesi nella baraccolpoli, e per lei non c'è stato nulla da fare. Trasferita all'Ospedale ‘Getulio Vargas', è deceduta per le ferite riportate. Si tratta del quinto decesso dall'inizio dell'anno che avviene in questo modo in un territorio martoriato dalle guerre tra le gang e le incursioni della forze dell'ordine che si sommano a quelle delle milizie. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, è probabile che i poliziotti abbiano aperto il fuoco contro una moto e che un proiettile di rimbalzo abbia colpito la bimba, ma indagini sono ancora in corso per stabilire l'esatta dinamica di quanto successo.
La notizia dell'episodio ha fatto ben presto il giro del web, che è stato letteralmente inondato di foto di Ágatha, dando vita ad una grossa protesta che dai social network è ben presto arrivata nelle piazze. Numerosi i cartelloni mostrati durante la manifestazione nel centro della Capitale del Paese Sudamericano, come "Smetti di ucciderci" e "La vita conta anche nella favela". Intanto, la Polizia Militare non si è ancora pronunciata sull'accaduto e probabilmente non lo farà. Deve ancora fornire la sua versione, anche se è chiaro che a sparare è stato un suo uomo o donna. L'unica cosa certa, secondo la loro versione, è che gli agenti rispondevano ad un attacco armato. Anche tra le loro file, tuttavia, ci sono stati decessi: un poliziotto è morto dopo aver partecipato all’operazione nella favela di Alemão. Si chiamava Felippe Brasileiro Pinheiro e aveva 34 anni, un altro era deceduto ieri. Anche lui faceva parte della pattuglia in azione nella favela. Non una parola neanche dal governatore di Rio, Wilson Witzel, anima della destra estrema, che secondo una parte dell'opinione pubblica ha lanciato una politica sulla sicurezza troppo aggressiva, avvalendosi anche di cecchini sugli elicotteri e tiro a segno dalle colline attorno alle favela. Una visione preoccupante se si pensa che nel 2022 sarà proprio lui a sfidare Jair Bolsonaro alle elezioni presidenziali.
