Bonino: “Armi siriane ancora non sono partite per Gioia Tauro, inaccettabile”

Le armi chimiche siriane, che devono essere distrutte passando anche per il porto italiano di Gioia Tauro, ancora non sono partite dalle coste della Siria. Lo ha rivelato il nostro Ministro degli Esteri Emma Bonino che ha giudicato inaccettabili i ritardi dell'operazione. Il carico di agenti chimici siriani "non è ancora partito perché le navi non sono state caricate" ha spiegato la numero uno della Farnesina, ricordando che quando sarà il momento per il trasbordo sulla nave statunitense Cape Ray nel porto Gioia Tauro "serviranno 36-48 ore". Il trasporto delle armi chimiche siriane deve avvenire via terra da Homs a Latakia prima che il carico sia trasferito in nave a Goia Tauro.
Il viaggio via terra però "avviene con il contagocce" e "lo stesso consiglio esecutivo dell'Opac ha reso molto chiaro il 30 gennaio che questo ritardo non è più accettabile" ha spiegato oggi Bonino a margine dei suoi incontri a Beirut con la leadership libanese. Il problema è anche "per le navi danesi e norvegesi bloccate a Cipro a fare la spola per caricare solo uno o due container per volta. Anzi, c'è una certa irritazione, perché tutto questo costa" ha sottolineato ancora il Ministro degli esteri, aggiungendo: "Se andiamo avanti così non finiamo più. Non bisogna frapporre ostacoli veri o presunti che siano".